Sono giorni difficili per chi ogni giorno deve contrastare gli effetti provocati alle colture dalla mancanza di piogge e dalla siccità.
Da Valdobbiadene arrivano delle segnalazioni di prelievi di acqua dal torrente Teva, già sorvegliato speciale in passato per alcuni casi di inquinamento, per bagnare le viti o altre colture.
Qualche cittadino, pur comprendendo la criticità del momento, ritiene che non si possa prosciugare un torrente, un bene che dovrebbe essere di tutti, per “l’interesse di pochi”; questo problema di scarsità o assenza d’acqua non riguarda solo il torrente Teva ma anche tutti gli altri corsi d’acqua della zona.
Per questo non sono mancate segnalazioni ai Carabinieri forestali e al Comune per intervenire quanto prima per fermare questo fenomeno.
“In questi casi i controlli da parte delle forze dell’ordine non mancano – afferma il sindaco Luciano Fregonese – Nei giorni scorsi ho posto un quesito al Genio Civile di Treviso, che ha la competenza al rilascio delle autorizzazioni al prelievo di acqua dai corpi idrici. Lo stesso mi ha confermato che da settimane non rilascia più autorizzazioni ai privati, proprio in conseguenza della carenza d’acqua”.
“Anche il Consorzio di Bonifica che gestisce i canali e le condotte idriche per l’approvvigionamento agricolo dei propri consorziati – continua – ha comunicato una decina di giorni fa la riduzione della disponibilità di acqua e la razionalizzazione secondo giorni e orari definiti. I prelievi vanno verificati caso per caso e i controlli ci sono. So anche di sanzioni già elevate nei giorni scorsi. A tutti i cittadini, come già fatto nei giorni scorsi per la carenza localizzata di acqua potabile domestica, faccio appello al rispetto delle regole e all’uso contingentato dell’acqua per scopi domestici o irrigui”.
“Probabilmente – prosegue – nelle prossime ore e giorni ci saranno precipitazioni piovose che non risolveranno il problema della siccità ma almeno dovrebbero attenuarlo. Coloro che si sono già dotati di vasche e serbatoi di accumulo dell’acqua piovana potranno anche avere una scorta, seppur limitata, per i giorni successivi”.
Il sindaco ha aggiunto che nel 2020 l’amministrazione comunale di Valdobbiadene ha approvato un regolamento per le perequazioni che prevede degli incentivi, sottoforma di sgravi degli oneri di costruzione, per chi realizza vasche di accumulo dell’acqua piovana o sistemi di depurazione e riuso di acque reflue, in occasione di interventi edilizi.
Questo provvedimento è stato pensato proprio in previsione di fenomeni come quelli di queste ultime settimane i quali, anche a causa del cambiamento climatico, potrebbero essere sempre più frequenti in futuro.
“Da alcuni mesi – conclude – stiamo anche valutando modalità di incentivazione sotto forma di snellimento delle pratiche autorizzative dei vari enti preposti, per favorire la realizzazione di piccoli invasi di acqua piovana nelle aree agricole vitate e nelle aree montane”.
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