A Valdobbiadene corsa contro il tempo per salvare il Presepe Artistico: a Conegliano si farà

Chi l’avrebbe mai detto che un atto amministrativo come il Dpcm avrebbe potuto bloccare la visita ad uno dei simboli più autentici del Natale?

Gli uffici del Comune di Valdobbiadene, infatti, stanno “spulciando” minuziosamente l’ultimo Dpcm governativo per capire se quest’anno il Presepe Artistico di Valdobbiadene, da anni simbolo delle festività natalizie in paese, si potrà aprire oppure no.

Nella città del Cima, lo splendido presepe realizzato dal “Gruppo presepio artistico Paré di Conegliano” è esposto a Palazzo Sarcinelli dove si potrà visitare nel rispetto delle prescrizioni anti-Covid e solo con ingressi contingentati grazie alla parrocchia di Parè e al sostegno del Comune di Conegliano e della Regione Veneto.

A Valdobbiadene, invece, l’apertura del presepe di Villa dei Cedri è a rischio e non manca lo sconforto nelle persone che hanno lavorato molti mesi per realizzare un’opera che ogni anno richiama in paese molti visitatori.

La speranza del professor Maurizio Ruggiero, ideatore del Presepe Artistico di Valdobbiadene, di tutta la squadra dei volontari che lo aiutano negli allestimenti e degli appassionati di questa bella tradizione è che un’interpretazione troppo rigida del Dpcm non blocchi la visita, nel rispetto delle regole anti-contagio, di questo simbolo della devozione popolare.

FOTO VALDO copy copy copy copy copy copy copy copy copy

“Il presepe in Villa dei Cedri non sarà pronto prima del 20/22 dicembre – spiega il sindaco Luciano Fregonese – In questi giorni stiamo cercando di avere dei chiarimenti interpretativi rispetto al Dpcm perché questo provvedimento vieta le manifestazioni, se non in forma statica, oltre all’apertura di musei, cinema e teatri. Un’interpretazione del Dpcm potrebbe permettere l’apertura del presepe però va verificato meglio, visto che abbiamo ancora qualche giorno a disposizione prima della fine dei lavori necessari per l’allestimento”.

“In ogni caso vanno garantite le misure di gestione degli accessi – continua il primo cittadino – Per come è fatto il nostro presepe presumo non ci possano essere più di quattro visitatori alla volta con percorsi segnati per evitare incroci tra persone. Chi non potrà entrare dovrà aspettare fuori, magari al freddo. Il Dpcm richiede chiarimenti perché il presepe non è in forma statica e perché può essere assimilato al teatro, al museo o alla mostra”.

“Le attività ludico creative previste dal comma 10 dell’articolo 1 del Dpcm riguardano altri tipi di attività, come i centri estivi o altre realtà simili – aggiunge Fregonese – Quindi deve arrivare un chiarimento ufficiale altrimenti è chiaro che per ogni cosa si può trovare un articolo e una lettera del Dpcm che dice una cosa e il suo contrario. Per esempio, anche i Panevin sono un dubbio: per me, ora come ora, si possono fare purché si svolgano con una cerimonia in forma statica, all’aperto. Altri invece li accomunano ai mercatini di Natale, che invece sono vietati”.

Il sindaco di Valdobbiadene ha concluso il suo ragionamento sottolineando che il buon senso porterebbe ad evitare ogni occasione che possa favorire la formazione di assembramenti e i contatti prolungati e ravvicinati in ambienti chiusi o poco aerati.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
Foto: archivio Qdpnews.it).
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