Ieri mattina, giovedì 1 ottobre, il poeta e scrittore romano Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani 2020, ha parlato in videoconferenza da remoto con gli studenti della scuola di ristorazione “Dieffe-Piero Berton” di Valdobbiadene.
Tanti gli insegnamenti e i consigli dispensati ai ragazzi dell’istituto scolastico valdobbiadenese che hanno apprezzato questo nuovo appuntamento della rassegna “Vite cambiate che cambiano il mondo” per il primo modulo didattico di questo nuovo anno scolastico.
Il tema dell’incontro, “Naufragi e fallimenti”, è stato interpretato con originalità dall’ospite virtuale della Dieffe che ha voluto raccontare ai ragazzi la sua esperienza con le dipendenze.
“Perché faticare quando questa società ci dice che spesso non serve impegnarsi per raggiungere il successo? – Ha esordito Mencarelli rivolgendosi ai ragazzi – Il ragionamento che domina nel mondo in cui viviamo è legato all’affermazione che l’uomo possa essere felice e realizzato senza impegno ma io vi dico che non esiste realizzazione umana senza fatica e cambiamento”.
“Il cambiamento ci spinge ad imitare la grandezza delle cose ma il problema è che oggi siamo portati a ragionare solo in termini economici – ha proseguito il vincitore del Premio Strega Giovani 2020 – Otterrete il massimo da voi stessi se ogni giorno avrete la disponibilità di scoprire il massimo che potrete ottenere da voi senza fare la guerra ad altri esseri umani. Spesso voi siete ciò che gli altri vogliono da voi: in questo modo allevate la vostra infelicità perché vivere dentro una recita può divertire per un periodo ma dopo diventa pesante”.
“La vostra è l’età del branco sociale ma la vera sfida è essere se stessi – ha continuato lo scrittore romano – Uno scrive perché spera che la scrittura possa servire agli altri e io sulla scrittura ho scommesso tutto. L’uomo, quando vede una grandezza, deve farla sua senza ripararsi e rispetto al problema delle dipendenze ciò che ci può salvare è avere delle amicizie mature, perché come nel mio caso, si può uscire dalle dipendenze”.
“Viviamo molte volte con la paura del cambiamento pensando che tutto quello che incontreremo sarà negativo – conclude – Dovete avere coraggio per superare il terrore di non riuscire più ad uscire da un problema. I personaggi dei miei libri sono stati importanti per i miei lettori e, rispondendo alla vostra domanda sulla mia esperienza con le dipendenze, vi dico che ciò che mi ha convinto a smettere è stata la realtà, quando ho capito che avevo un coraggio da spendere”.
A colpire i ragazzi, che hanno fatto molte domande allo scrittore e poeta romano, è stata la sua affermazione sul fatto che i ruoli più importanti nella vita non sono verbali.
“Cerchiamo di essere meno possibile verbali ma esemplari – ha ribadito con forza Daniele Mencarelli agli studenti della Dieffe – Dobbiamo ascoltare ciò che desideriamo perché la vera sfida per essere felici è non recitare”.
(Fonte: Redazione Scuola di ristorazione Dieffe-Piero Berton).
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