Questa mattina alcune zone dell’Alta Marca Trevigiana si sono svegliate con la neve, che già in passato si era presentata in questo periodo dell’anno provocando alcuni disagi.
La scorsa notte il Comune di Valdobbiadene è stato interessato da una nevicata non attesa sopra i 600 metri di quota.
Il sindaco Luciano Fregonese ha informato la cittadinanza sul fatto che gli operai comunali, già dalla prime ore del mattino, sono intervenuti per pulire via San Francesco fino a Pianezze.
“A chi sale in montagna – ha affermato Fregonese – raccomando di avere pneumatici invernali, prestare attenzione alla guida e moderare la velocità anche per la presenza di mezzi spargisale in azione”.
Le foto delle montagne valdobbiadenesi imbiancate a fine febbraio sono state pubblicate in alcuni gruppi social del territorio, da sempre attenti a questo tipo di fenomeni.
Già ieri gli esperti di Meteo Basso Feltrino e Pedemontana Veneta avevano annunciato l’arrivo della neve.
“Dalla notte e indicativamente fino a metà mattinata – si legge in una nota social del gruppo – saranno probabili delle precipitazioni deboli e a carattere locale/sparso con principale riferimento alla fascia pedemontana/prealpina centro-occidentale per effetto Stau ma anche sulla bassa pianura/costa, altrove fenomenologia più sporadica e di breve durata. Dopo una pausa delle precipitazioni tra metà mattina e metà pomeriggio, sarà possibile l’arrivo di una ‘ritornante’ di fenomeni tra il tardo pomeriggio e la sera segnatamente sul rodigino e basso veneziano”.
“Assenza di precipitazioni praticamente totale sulle Dolomiti e sulla pianura trevigiana – aggiungono -. La quota neve si attesterà mediamente oltre i 350-450 metri. Tuttavia, qualora si avessero delle precipitazioni più convinte, non si escludono degli episodi di splatters o pioggia mista a neve con eventuali temporanee fioccate bagnate sulla Pedemontana Veneta e prevalenza di fenomeni misti o nevosi sui Colli Berici ed Euganei. Altrove, dunque, si prevede solo pioviggine o pioggia debole. Gli accumuli giornalieri non supereranno i 4-7 mm nelle aree maggiormente coinvolte, altrove 0-3 mm”.
In data 24 febbraio il Centro funzionale decentrato della Regione Veneto aveva emesso delle prescrizioni di Protezione civile in riferimento alla situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile.
“Dalle prime ore di domenica 26 e fino a lunedì pomeriggio – si legge nella parte iniziale della nota – rinforzo dei venti da nord est, soprattutto su pianura e costa, con fase più significativa domenica. In particolare sulla costa, pianura limitrofa e pianura sud orientale saranno spesso forti, sul resto della pianura saranno generalmente tesi, solo a tratti anche forti”.
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