Il Massiccio del Cesen, nel corso degli anni, ha nascosto storie interessanti e curiose.
Nei boschi della vette valdobbiadenesi si celano curiosità e misteri storici, come l'”Ippopotamo del Cesen”, diventato a tutti gli effetti un “monumento naturale” delle Prealpi (composto da abeti e faggi lungo i prati del monte e facilmente visibile dalla pianura, oltre ad essere anche diventato recentemente un’attrazione su Google Maps) o come via Endimione, una strada che porta alla cima del Monte Cesen da cui si pensa che il nome nasca da una narrazione in cui la dea Selene si era innamorata di un pastore (Endimione) proprio nella montagna che sovrasta Valdobbiadene.
Ma i boschi del Cesen nascondono un’altra storia, più precisamente nel monte Orsere.
Nel corso degli anni, complici anche le diverse pianificazioni forestali del Comune, l’area chiamata “Brognoset” ha subìto diverse modifiche.
Questo bosco, con il tempo, ha preso la curiosa forma di un’aquila. Non è detto se questa conformazione sia stata voluta o se avvenuta in modo del tutto casuale.
Si vociferava inoltre che, dall’alto, il bosco richiamasse la forma di una mostrina militare, fatto mai confermato. La cosa certa è che la prima piantumazione ufficiale del bosco avvenne nel 1926, come ripopolamento.
(Foto: “Piano di riordino forestale” – Comune di Valdobbiadene).
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