Quando sono stato intervistato da Radio Canale Italia (https://youtu.be/hccX3sZeC5w?feature=shared) una delle domande che mi ha posto il conduttore è stata: “Quali problematiche ti trovi maggiormente davanti nel lavoro quotidiano?”
Ovviamente la mia risposta è stata la carie (la prima malattia al mondo) e la parodontite (la sesta malattia al mondo). Poi però ho specificato che poiché mi occupo prevalentemente di chirurgia in Clinica Pellegrini una delle problematiche che più devo affrontare di persona è la riabilitazione di zone prive di denti con impianti dove l’osso è andato a riassorbirsi.
Mi spiace quando mi trovo davanti persone demotivate e convinte di essere ormai senza speranza e di doversi accontentare ad avere delle protesi mobili. Grande gioia dà vederle felici a fine trattamento tornare a mangiare, sorridere e avere una vita di relazione normale.
Le conoscenza scientifiche e tecniche oggi ci permettono di avere delle soluzioni da poter proporre nella maggioranza di questi casi. La possibilità di avere dei denti fissi non è più un miraggio per pochi o per persone fortunate.
Una delle strade che possiamo percorre è la rigenerazione ossea.
Potremmo non avere l’osso sufficiente in spessore oppure l’osso potrebbe essere insufficiente in altezza. Quest’ultimo caso capita spesso perché nella mandibola, l’osso della bocca che sta sotto, corre un nervo e, come puoi intuire, mettere l’impianto nel nervo non è una buona cosa. Nel mascellare, l’osso della bocca sopra, invece abbiamo due cavità che sono i seni mascellari, quelli che ci possono far male quando abbiamo la sinusite, e lì troviamo aria e non osso.
La rigenerazione è una strada ben documentata che deve essere presa in considerazione in certe situazioni.
Oggi però voglio parlarti di altro. Voglio dirti che ci sono soluzioni anche per quei casi di edentulia (assenza totale di denti) in cui l’osso della mascella si è andato a riassorbire, o per le situazioni in cui rimangono pochi denti non più recuperabili.
In questi casi i pazienti hanno spesso il desiderio di avere presto i denti fissi e non dover portare la protesi mobile nemmeno provvisoriamente o volersi liberare presto di quella che hanno.
Se sei in questa situazione in molti casi non solo è possibile permetterti di avere dei denti fissi ma anche di avere un provvisorio fisso 24h dopo l’intervento.
Ti stai chiedendo come sia possibile avere degli impianti che devono essere messi nell’osso se l’osso della mascella non c’è più? Hai ragione a porti questa domanda e ora ti do la risposta.
Una parte dell’osso della mascella, per essere precisi si chiama osso alveolare, va incontro a riassorbimento quando si perdono i denti. Noi però andiamo a trovare l’osso che non si riassorbe, osso che inoltre non va incontro a problematiche di demineralizzazione. Insomma un osso che permane sempre e permane bello compatto. Questo osso ci permette di inserire gli impianti e avere una stabilità ottimale per poter fare subito un provvisorio.
Ci sono più tecniche implantari che ci permettono questi risultati. Elenco le principali il cui nome è dato dall’osso in cui si vanno ad ancorare gli impianti:
- Impianti nasali
- Impianti transinusali
- Impianti pterigoidei
- Impianti zigomatici.
Ciò che una volta era fantascienza oggi è possibile!
Questi interventi, viste le necessarie conoscenze per poterli eseguire, devono essere eseguiti da persone competenti e con adeguate preparazione e aggiornamento. Nessun intervento chirurgico è privo di possibili complicanze che devono essere valutate dal clinico e spiegate al paziente in base al caso che si deve trattare.
Tutti gli interventi, e a maggior ragione questi interventi, devono essere correttamente pianificati: è necessaria una radiografia tridimensionale, una attenta simulazione al computer e la possibilità che si debbano eseguire con l’ausilio di una dima chirurgica. Queste cose possono essere realizzate in Clinica Pellegrini direttamente nella nostra sede senza necessità di doversi spostare e andare da altre parti.
Tutto questo permette di avere una fase di progettazione prima dell’intervento e poi una fase di realizzazione, durante l’intervento, dove il chirurgo sa già cosa si troverà davanti e dove collocare gli impianti. Questo porta una diminuzione dei rischi operatori.
Ovviamente ogni riabilitazione deve essere eseguita dopo una corretta diagnosi e adeguata visita da parte del dentista. Per questo ti consiglio di rivolgerti a professionisti esperti in questo campo.
Dott. Jacopo Pellegrini
Direttore Sanitario Dr. Jacopo Pellegrini, iscrizione all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Treviso nr.1133. Informazione sanitaria ai sensi delle leggi 248/2006 e 103/2023.
(Autore e foto: Clinica Pellegrini)
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