Il monumento ai caduti di Bigolino, situato al centro di piazza monsignor Luigi Guadagnini, sta portando in alto il nome di Valdobbiadene grazie ad un manuale di storia in uso in molte scuole medie italiane.
A pagina 201, nel capitolo “Il nazionalismo e la Prima guerra mondiale”, il libro “Storie mondi. Il Novecento e l’età attuale” dell’editore Mondadori scuola dedica un intero esercizio sulle fonti storiche al monumento ai caduti della Grande Guerra di Bigolino. Progettato da Giuseppe Apolloni, architetto di Treviso, fu inaugurato nel 1925 in piena epoca fascista ed è oggi un grande orgoglio per tutti i valdobbiadenesi.
Il monumento di Bigolino è uno dei più belli della Provincia di Treviso per la sua struttura molto particolare. È infatti formato da un solido basamento con una piccola scalinata su cui poggiano due colonne in stile ionico, sormontate da un altro basamento più piccolo, sul quale è stato collocato un leone che ruggisce, simbolo di difesa. Al centro delle due colonne una statua in bronzo di un fante italiano vincitore domina la piazza, innalzando al cielo una piccola statua della dea Vittoria.
Il monumento ai caduti di Bigolino si trova in buono stato di conservazione grazie al restauro eseguito dal gruppo alpini di Bigolino nel 2011, in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Un’opera di notevole importanza che è stata possibile grazie al contributo economico del Comune di Valdobbiadene, della Provincia di Treviso, della Banca Popolare di Vicenza, del gruppo Alpini di Bigolino e con la generosa prestazione d’opera di molte aziende e cittadini.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
#Qdpnews.it