Avrebbe venduto false obbligazioni della Provincia di Treviso, con documenti riportanti logo e dati sociali dell’ente: così un falso broker sarebbe riuscito a truffare una decina di trevigiani.
Il caso, appena approdato in Procura a Treviso, coinvolge come parti offese sia i clienti sia la Provincia che, per tutelare la propria immagine ha presentato un esposto. La vicenda è venuta a galla nei giorni scorsi, quando gli investitori stanchi di non avere risposte dal consulente finanziario si sono rivolti agli uffici del Sant’Artemio per avere informazioni e così è emersa la truffa che li avrebbe coinvolti.
I clienti hanno raccontato di essere stati contattati dal broker che si sarebbe spacciato per un intermediario finanziario per conto dell’ente provinciale offrendo un affare molto interessante: l’acquisto di alcuni bond, ossia delle obbligazioni, emessi dall’ente con un tasso di rendimento molto alto.
L’obbligazione in ambito finanziario è un titolo di credito emesso da società ed enti pubblici per raccogliere denaro a debito, un investimento che ai clienti era sembrato sicuro.
A rassicurarli il fatto che le obbligazioni fossero emesse dalla Provincia e tutta la documentazione che sembrava a prova di sospetto. Il logo e i dati sociali erano gli stessi che si possono rinvenire su tutti i documenti dell’ente, così si sono fidati e hanno investito i propri risparmi, ma dei promessi interessi non hanno visto un euro e, visto che dal broker non sono riusciti a ottenere risposte, si sono rivolti alla Provincia, scoprendo così che l’ente non aveva emesso alcuna obbligazione.
Gli investitori, assistiti dall’avvocato Massimo Sonego, sono pronti a denunciare. Intanto lo ha già fatto l’avvocatura della Provincia con un esposto per ribadire che l’ente è parte offesa nella vicenda e tutelare la propria immagine.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it
