“Le attività di cui siamo partecipi ci aiutano a ritrovare la voglia di essere di nuovo protagonisti” e “Desideriamo fare qualcosa di utile per la collettività per stare meglio con noi stessi e con gli altri”: queste le parole di Giacomo, Stefano e Attilio utilizzate per descrivere la loro partecipazione al progetto RiCrearti del Dipartimento per le Dipendenze dell’Ulss 2 Marca trevigiana.
Iniziato nel 2019, RiCrearti è un vero e proprio percorso di protagonismo per fare in modo che le persone riprendano in mano la propria vita, per quanto possibile e fin dove possibile per ognuno, attraverso il potere della creatività e della parola. Potere espresso anche dalla maestria di Renato Casaro che ha voluto creare l’evocativo logo del progetto.
Per condividere questo percorso con tutta la cittadinanza oggi sabato all’Auditorium Santa Caterina di Treviso, dalle 9.30 avrà luogo il primo evento pubblico di RiCrearti “Un nuovo sguardo sulle dipendenze”, a cura degli utenti e degli operatori del Dipartimento per le Dipendenze.
Sarà una mattinata di cultura e di arte con l’opportunità di cogliere come aspetti limitanti della propria esistenza, come ad esempio la dipendenza, possano trasformarsi in potenzialità e progettualità.
Offrire una visione della realtà della dipendenza dove al centro ci sia la persona protagonista del suo vissuto, attiva positivamente nel territorio, è uno degli obiettivi che si sono posti gli organizzatori di questo primo evento. Poter reclutare nuovi volontari interessati a conoscere e condividere questi percorsi, sfruttandoli come occasioni per superare eventuali pregiudizi, collaborando all’inclusione sociale di ogni persona, è un’altra sfida lanciata per l’occasione.
Attraverso storie, arte e poesia i protagonisti si racconteranno con autenticità e creatività utilizzando i loro vissuti della dipendenza: l’opera di ciascuno sarà così espressione di resilienza, protagonismo, desiderio di condividere. I partecipanti all’evento odierno potranno assistere alla presentazione di due libri “La mia rinascita” e “Spiriti solitari”, al portare in scena dei monologhi autobiografici “Quella volta che ho detto basta”, all’illustrazione di un’opera d’arte collettiva “Emergere dal fango” e all’esposizione di manufatti di sartoria “Il mantello”.
Fino ad oggi, la partecipazione attiva degli utenti ai progetti proposti nelle varie sedi aziendali del Ser.D per creare svago, formazione e relazione, come gite, escursioni, laboratori creativi, ha permesso di raggiungere importanti traguardi, come la costituzione di quattro gruppi che si riuniscono settimanalmente coinvolgendo circa sessanta utenti e familiari. Oggi ci sarà l’occasione per ascoltare i loro racconti.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
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