In data odierna, a causa di un improvviso guasto dell’apparecchiatura, non è stato possibile eseguire gli esami PET programmati alla medicina nucleare di Treviso, una decina in tutto.
Il guasto è stato riscontrato al momento dell’accensione dell’apparecchio, durante i controlli di qualità giornalieri. Dopo alcuni infruttuosi tentativi di riavvio del tomografo, guidati anche in remoto dai tecnici della ditta fornitrice, alle ore 8.59 è stata attivata la richiesta di intervento urgente di ripristino, fissato per lunedì.
Gli esami previsti, sia in data odierna che lunedì, sono stati immediatamente riprogrammati.
L’azienda Ulss2 si scusa con l’utenza per l’inconveniente. Inoltre l’Ulss 2 ha registrato altri tre casi probabili di West Nile nel proprio territorio.
Il primo, segnalato al Servizio Igiene e Sanità Pubblica, riguarda una 92enne residente a Salgareda; gli altri due riguardano invece una 92enne e una 76enne di San Biagio di Callata. Tutte e tre le pazienti, che presentavano comorbidità, sono state precauzionalmente ricoverate al Ca’ Foncello di Treviso.
Per questi tre nuovi casi il Servizio Igiene e Sanità Pubblica è in attesa di conferma della positività da Padova.
Al fine ridurre il rischio di focolai il Dipartimento di Prevenzione rinnova la raccomandazione a tutta la cittadinanza di non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura dove possa raccogliersi l’acqua piovana e, nondimeno, di svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune con presenza di acqua. Inoltre, condomini e proprietari di edifici dovranno trattare in forma preventiva e periodica le caditoie ed i tombini presenti in giardini, cortili e aree esterne di pertinenza degli edifici, con idoneo prodotto larvicida in compressa (è escluso l’utilizzo di adulticidi). I trattamenti andranno annotati in un apposito registro da esibire su richiesta degli incaricati alla vigilanza sull’osservanza delle disposizioni.
Particolari precauzioni dovranno essere seguite anche da proprietari, detentori e coloro che hanno la responsabilità o l’effettiva disponibilità di scarpate e cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e aree dismesse, dai Consorzi, dalle Aziende agricole e zootecniche.
È importante inoltre applicare misure barriera nelle abitazioni, in particolare dove dimorano soggetti con fattori di rischio (zanzariere) e applicare repellenti cutanei idonei a base di DEET o ICARIDINA ad una concentrazione superiore al 10% (ogni 3-4 ore nei luoghi di esposizione o densità vettoriale). Nei bambini sotto i 2 anni è consigliata l’applicazione di prodotti a base di Paramatandiolo (Citrodiol).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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