Treviso è una città abbastanza bike friendly, ha un’ottima percentuale di bus ecologici e una discreta disponibilità di piste ciclabili ma i suoi abitanti, così come quelli dei restanti Comuni della Marca, non riescono a rinunciare al mezzo privato per gli spostamenti.
Nel 2017, infatti, nella Provincia di Treviso c’è stato un aumento di nuove immatricolazioni pari al 2,5 per cento rispetto al 2016.
Questo è quanto emerge nell’indagine condotta dal Servizio di Epidemiologia dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, alla vigilia della settimana europea della mobilità sostenibile, iniziata ieri, domenica 16 settembre, e prevista fino a sabato 22 settembre.
Ottima la base di partenza. Nella Marca il 40 per cento degli adulti tra i 18 e i 69 anni fa tragitti a piedi, il 24 percento in bicicletta.
Questa quota aumenta nelle fasce d’età tra i 18 e i 29 anni e tra i sessantenni.
Andando nel dettaglio, chi si muove a piedi in media compie spostamenti per 31 minuti, quattro giorni alla settimana. Chi si sposta in bicicletta, invece, compie tragitti della durata media di 30 minuti, tre o quattro giorni alla settimana.
Per quanto riguarda la disponibilità di piste ciclabili, il Comune di Treviso si colloca al ventesimo posto in Italia con 13,77 metri equivalenti per abitante.
Inoltre il nostro capoluogo provinciale risulta essere la quarta città più “bike friendly”, con il 25 percento degli spostamenti in bici sul totale degli spostamenti urbani. Treviso, assieme a Padova, detiene anche il primato regionale sugli autobus elettrici o alimentati a metano o gpl con oltre il 60 percento di mezzi ecologici.
Il dato negativo dell’aumento delle nuove immatricolazioni, in realtà, va rivisto al ribasso. Infatti, nel 2017, c’è stata una forte crescita delle automobili ibride a benzina ed elettriche (+ 82,4 percento rispetto al 2016) e solo elettriche (+ 21,4 percento), mentre quelle alimentate solo a benzina hanno registrato un più 2,4 percento.
Calano le auto alimentate solo a gasolio con una decrescita dello 0,8 percento.
Evidenti i benefici di una maggiore sostenibilità veicolare. Muoversi in maniera sostenibile negli spostamenti quotidiani, oltre ad essere vantaggioso per l’ambiente ed economicamente, permette di ottenere indubbi vantaggi per la nostra salute.
È noto che camminare o usare la bicicletta contribuisce a prevenire la mortalità precoce, oltre a ridurre l’inquinamento atmosferico e le emissioni di anidride carbonica. Ma quant’è l’incidenza reale di una mobilità sostenibile?
Secondo lo studio condotto dall’Ulss 2 Marca Trevigiana è emerso che in un anno i ciclisti “risparmiano all’ambiente” circa 51 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2), pari al “lavoro fotosintetico” di 2 milioni e 560 mila alberi, mentre i pedoni risparmiano circa 37 mila e 500 tonnellate di CO2.
Treviso sempre più ecologica nella mobilità veicolare. Quando lo sarà anche in agricoltura?
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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