Treviso, oggi il funerale di Alba Di Pillo, la “mamma del tiramisù”. Il parroco: “Con la sua intuizione ha rappresentato l’arte di cucinare”

Era la mamma del Tiramisù: l’aveva inventato ispirandosi all’uovo sbattuto col caffè che la suocera le preparava quand’era incinta.

Il suo nome è legato nel modo più profondo al dolce diventato simbolo della città di Treviso, quel connubio perfetto di mascarpone, uova, zucchero e caffè che viene servito sulle tavole da quando se ne ha memoria, a casa come nei ristoranti più prestigiosi.

Alba Di Pillo, la signora delle Beccherie, è morta tre giorni fa e oggi pomeriggio è stata salutata da tutti coloro che le volevano bene al Duomo di Treviso. Proprio lì, esattamente due settimane fa, Treviso ha detto addio al marito di Alba, Ado Campeol, che delle Beccherie (in piazza Ancillotto, dietro piazza dei Signori) era il gran cerimoniere, maestro dell’accoglienza (vedi articolo).

“Erano consorti, non solo per l’amore che li legava, ma perché avevano lo stesso destino” ha ricordato don Giorgio, il parroco del Duomo. 

Durante l’omelia ha parlato di Alba moglie, madre e cuore della cucina di quel ristorante, uno dei più importanti del capoluogo: “Ha rappresentato l’arte di cucinare, sapendo ben mescolare gli ingredienti per creare un sapore unico, un dolce che va oltre il suo spirito, capace di coniugare passione, coraggio e intraprendenza“.

Alba e Ado Campeol erano stati per mezzo secolo le colonne portanti di quel locale, passato poi alla gestione del figlio Carlo. Si erano conosciuti quando lei lavorava in piazza dei Signori ai Soffioni (che all’epoca si chiamava Astra Bar), e dopo il matrimonio era diventata la regina della cucina.

Quando era incinta del primo figlio, negli anni Cinquanta, Alba veniva accudita dalla suocera che, per darle energia, le preparava una colazione a base di zabaione e caffè.

L’intuizione è stata di trasformare quel piccolo e affettuoso gesto in una produzione sempre più elaborata finché Alba, assieme al pasticcere delle Beccherie Roberto Linguanotto, ha trovato la formula perfetta: una ricetta imitata tante volte, elaborata con ingredienti sempre nuovi e aggiunte creative, ma l’originale è solo quello delle Beccherie.

Nel 1972 il dolce è stato inserito nel menù e nel 2010 la ricetta (unica e originale) è stata registrata all’Accademia Italiana della Cucina, legandola per sempre al nome di Treviso. Il Tiramisù è oggi il dolce più famoso del mondo, una delle parole italiane più ricercate su Google. 

L’addio ad Alba segue di soli quindici giorni quello del marito: 92 anni lei, 93 lui, sessanta trascorsi come simboli di una città. Il merito è di Alba e della sua intuizione: un guizzo d’artista e un pezzo di storia. “Il Tiramisù è rimasto orfano come noi – ha commentato Carlo – Mia madre ha raggiunto mio padre, hanno trascorso tutta la vita insieme e adesso si sono riuniti”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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