Magari non è stato così per tutti i bambini, ma molti sono i casi in cui la quarantena e il prolungato isolamento dovuto al Coronavirus hanno avuto conseguenze sgradevoli, se non addirittura drammatiche.
“Il Covid è stato un disastro. Giulia non voleva più uscire di casa, attacchi di panico e ansia generale”. Queste sono le parole con cui V.V., 40 anni, descrive gli effetti del lockdown sulla figlia di 6.
Ed è nata così, proprio per sottolineare la necessità e l’importanza di dare peso anche a bambini e ragazzi durante le emergenze, la lettera di intenti sottoscritta dall’Associazione comuni della marca trevigiana con Save the children. Lettera che avrà come obiettivo quello di favorire l’inserimento di specifiche azioni che tutelino i minori nei piani di protezione civile comunali.
L’intesa “Associazione comuni-Save the children” verrà presentata mercoledì 22 luglio a sindaci e amministratori comunali, funzionari e volontari della Protezione Civile, nel corso di una mattinata di formazione che si terrà a Treviso presso l’auditorium della Provincia (in via Cal di Breda 116) dalle 9.15 alle 12.30. L’iniziativa sarà trasmessa contemporaneamente anche via webinar.
All’iniziativa parteciperanno e interverranno: Paolo Masetti, sub delegato Anci nazionale in materia di protezione civile e delegato Anci Toscana; Federico Cellini, capo Unità Emergenza e Psicosociale di Save the Children Italia; Flaminia Cordani, referente regionale dei programmi per il Centro Italia di Save the Children Italia; ed Ezio Camerin, comandante della Polizia Locale del Comune di Vittorio Veneto.
“Pianificare a misura di bambino si può – afferma Mariarosa Barazza, presidente dell’associazione Comuni della Marca Trevigiana -. Save The Children ha individuato una decina di azioni facilmente recepibili dai Piani di Protezione Civile comunali per tenere in considerazione anche i bisogni dei bambini e dei ragazzi durante le emergenze. Con il Covid-19 abbiamo visto che queste fasce d’età sono state le più trascurate con conseguenze importanti sul loro equilibrio psico-fisico”.
Per quanto riguarda la pianificazione comunale, diverse sono le azioni da poter inserire, come ad esempio la mappatura dei servizi all’infanzia e all’adolescenza e la previsione di una figura di coordinamento dedicata ai minori per la gestione dell’emergenza, ma anche la predisposizione di spazi a misura di bambino che seguano gli standard logistici indicati a livello internazionale.
L’Associazione comuni si impegna, con la firma di questa lettera di intenti e supportata da Save The Children, a divulgare nei Comuni trevigiani il testo “Dalla parte dei bambini: linee di indirizzo per i Piani di Emergenza”. Documento di importanza fondamentale per offrire delle indicazioni per la realizzazione o l’aggiornamento di un Piano di Protezione Civile comunale che introdurre misure idonee alla protezione e considerazione dei bambini e degli adolescenti in situazioni di emergenza.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it