Treviso, aumento dei positivi e quarantene violate. Benazzi: “Chiederò maggiori controlli al Prefetto”

Nonostante le restrizioni che hanno caratterizzato questi giorni di festa, il numero dei positivi continua ad aumentare: a confermarlo è il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi, il quale ha spiegato come qualcosa non abbia funzionato in quello che avrebbe dovuto essere il rispetto delle regole, sottolineando come sia necessario “un comportamento più virtuoso da parte di tutti”.

Ci sono arrivate segnalazioni rigurdanti persone che non rispettano le quarantene e continuano a uscire, mentre altre non danno il numero di telefono corretto e si rendono irreperibili. – ha proseguito Benazzi – Questo non è un comportamento etico, perchè mette a rischio la popolazione: chiederò al Prefetto che vengano aumentati i controlli sul territorio”.

Una situazione di fronte alla quale le autorità sanitarie hanno risposto aumentando il numero dei posti letto Covid nei nosocomi del territorio: sono in tutto 140, di cui 70 all’ospedale San Camillo di Treviso, altri 10 a Conegliano e 20 rispettivamente a Treviso, Vittorio Veneto e Montebelluna.

Nonostante tutto, l’indice Rt continua a mantenersi sotto all’1 percento, ma è necessario “evitare ulteriori positivi”, come ha più volte ribadito Benazzi.

Una riduzione dei casi si registra all’interno delle case di riposo dove, a fronte di 12.015 persone tra operatori e ospiti, la positività riguarda il 3 percento del personale e il 6 percento dei pazienti, mentre sono circa 102 gli infermieri del sistema sanitario attulamente in regime di quarantena o contagiati dal virus, una situazione che riguarda circa 26 medici.

“Stiamo recuperando il personale sanitario – ha chiarito Benazzi – ed entro il 7 gennaio c’è l’obiettivo di avere circa un’ottantina di nuovi infermieri. Stiamo rinforzando le linee sanitarie”.

Tuttavia Benazzi non ha nascosto le difficoltà nel reculatare dei medici specialisti, un aspetto non di secondaria importanza considerato come il 60 percento delle persone ricoverate in ospedale sono affette da patologie non legate al Covid-19.

Con l’inizio del nuovo anno, invece, è diminuito il numero delle chiamate al Suem: ieri, venerdì 1 gennaio, sono state in tutto 320, delle quali 150 hanno richiesto un intervento in loco (70 di questi sono stati necessari per via del Covid).

Nel frattempo proseguono le vaccinazioni al personale sanitario: sono inziate ieri al Ca’ Foncello di Treviso con oltre mille dosi somministrate (leggi l’articolo) e proseguiranno anche nella giornata odierna, mentre nei prossimi giorni toccherà al personale sanitario degli ospedali di Vittorio Veneto e Montebelluna, per poi concludere con i nosocomi di Oderzo, Castelfranco e Conegliano. A partire dal 5 gennaio, invece, sarà il turno delle case di riposo.

Il mese di febbraio sarà dedicato al richiamo del vaccino, mentre l’obiettivo è quello di aver vaccinato la popolazione, e non solo le fasce a rischio, entro la prossima primavera.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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