Sorpreso all’esame di guida con kit di smartphone e auricolare, denunciato un operaio

Sorpreso all'esame di guida con kit di smartphone e auricolare, denunciato un operaio

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno sorpreso, nel corso di una sessione d’esami per il conseguimento della patente di guida categoria “B”, tenutasi nella locale Motorizzazione Civile, uno dei candidati con uno smartphone nascosto e un auricolare senza fili, che consentivano a una terza persona, collegata dall’esterno, di visionare le domande d’esame e suggerire le risposte corrette.

A portare i finanzieri del Gruppo Treviso sulle tracce del candidato è stata una segnalazione pervenuta dall’esaminatore che, insospettitosi di un fruscio proveniente dalla postazione del concorrente, ha immediatamente attivato la Guardia di Finanza, alla quale il sospettato ha consegnato spontaneamente il kit occorrente per superare fraudolentemente la prova d’esame, costituito da un auricolare bluetooth e una felpa, al cui interno era stato incollato uno smartphone, la cui videocamera spuntava dall’indumento attraverso una minuscola apertura.

L’aspirante, di nazionalità straniera, impiegato come contadino in un’azienda del trevigiano, ha dunque confessato di aver accettato la proposta di un suo connazionale, che gli aveva garantito di superare l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida in cambio di duemila euro, e di aver ritirato tutto il materiale durante un incontro, tenutosi presso la stazione ferroviaria di Treviso poche ore prima dell’esame.

Il tentativo di conseguire la patente di guida senza alcuna preparazione, peraltro, era quasi andato a buon fine: la prova d’esame, infatti, era stata superata senza errori; fortunatamente, però, l’attenzione dell’esaminatore e l’intervento della Guardia di Finanza hanno svelato il comportamento truffaldino.

Il candidato, pertanto, è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di illecito conseguimento di titoli, mentre il kit è stato sequestrato d’urgenza, con successiva convalida della Procura della Repubblica di Treviso.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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