Ritrovato senza vita basejumper disperso

Il punto di impatto del basejumper

Questa mattina, passate le 10, è scattato l’allarme per un basejumper non atterrato dopo essersi lanciato dalla Quarta Pala di San Lucano (Taibon Agordino). A dare l’allarme sono stati i tre compagni saltati dalla cima assieme a lui.

Dopo aver effettuato una perlustrazione senza esito, l’equipaggio dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha visionato i filmati della Gopro degli amici, individuando il punto dell’impatto, 200 metri circa più in basso rispetto a dove si era lanciato.

L’elicottero ha quindi imbarcato quattro tecnici del Soccorso alpino di Agordo e li ha sbarcati nelle vicinanze del punto dove il 33enne inglese aveva sbattuto, su una grande balza alberata. I soccorritori si sono quindi calati in più punti e hanno perlustrato il luogo, trovando alcuni oggetti appartenenti all’uomo.

Contemporaneamente, l’eliambulanza è volata sulla Forcella del Col di Luna a Gosaldo, per un 72enne di Povegliano colto da malore. L’uomo, che stava camminando assieme alla moglie e ad altre due persone, è stato caricato a bordo e accompagnato all’ospedale “San Martino” di Belluno per gli approfondimenti del caso.

Passato in base a fare carburante, l’elicottero Falco ha preso con sé un tecnico di droni del Soccorso alpino di Auronzo, in supporto alla ricerca, ed è tornato in Valle di San Lucano.

L’elicottero è poi salito a recuperare la squadra per riportarla al campo base e ha effettuato un’ultima ricognizione.

È stato passando vicino alla parete verso le 15.20 che l’equipaggio ha individuato il corpo senza vita del basejumper tra le piante, un’ottantina di metri sotto il punto d’impatto, sopra salti di roccia.

Sbarcato con il verricello, il tecnico di elisoccorso si è calato a raggiungerlo, e ha iniziato le manovre di recupero della salma.

Per aiutarlo nelle operazioni, sono stati elitrasportati due soccorritori di Agordo. La barella è stata poi lasciata in Valle di San Lucano, dove erano presenti i Carabinieri.

“Giornata triste per le nostre montagne che ha visto tre decessi e numerosi interventi in quota per il SUEM dell’Ulss Dolomiti. Da inizio anno sono oltre 800 le missioni di elisoccorso. Agosto è stato il mese che ha avuto il maggio numero di missioni di elisoccorso in assoluto: 211, con 7 giornate con oltre 10 interventi. In questi primi tre giorni di settembre sono già stati effettuati 19 interventi. Falco 2, il secondo elicottero dell’Ulss Dolomiti per il periodo estivo, ha già effettuato 152 interventi in meno di due mesi (lo scorso anno erano stati 130 in due mesi). Da giugno ad oggi i decessi in quota che hanno visto l’intervento dell’elisoccorso sono stati 20. Un numero davvero importante, che ci fa riflettere sulla imprevedibilità della montagna da un lato e sulla necessità di usare prudenza e di avere consapevolezza del limite dall’altro. Sono vicino alle famiglie e agli affetti di queste giovani vite spezzate” commenta il Commissario dell’Ulss 1 Dolomiti Giuseppe Dal Ben.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: CNSAS)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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