Risse in centro, altri cinque denunciati. Conte: “Non si faccia politica sul disagio giovanile”

Sono state identificate e denunciate per lesioni aggravate le due persone coinvolte ieri sera nella rissa avvenuta in via Collalto, nel pieno centro della città di Treviso. Nella scazzottata ad avere la peggio è stato un ragazzo di 24 anni che è stato ricoverato all’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso con alcune lesioni al volto. 

Il sindaco di Treviso Mario Conte sul disagio giovanile

In poche ore gli agenti delle Volanti della Questura trevigiana hanno identificato anche gli altri due partecipanti: si tratta di due uomini, di 35 e 21 anni, rispettivamente zio e fratello della persona che è rimasta ferita. 

Seppur non il caso di quanto accaduto ieri sera – forse riconducibile più a un contesto di degrado sociale che vede coinvolti uomini adulti già gravati da precedenti penali e di polizia – il sindaco di Treviso Mario Conte torna a parlare del problema legato ai giovani autori di diverse situazioni di violenza accaduti in città negli ultimi giorni: “è un tema che va affrontato con grande serietà e con grande spirito di responsabilità – commenta il primo cittadino – ma va innanzitutto affrontato da comunità”. 

Luca Zaia parla del disagio giovanile: “intervenire a livello nazionale”

Conte non nasconde che ci sia un grave problema legato al mondo della droga soprattutto tra i giovani situazione questa che lo spinge a prendersi un impegno “non tanto come sindaco ma come cittadino – aggiunge – ad aiutarli perché abbiano la consapevolezza di quello che stanno facendo”. 

Nel frattempo, si stringe il cerchio sui partecipanti alla rissa avvenuta la sera del 12 dicembre in cui un ventiduenne ha rischiato di morire dopo aver ricevuto una bottigliata al collo. Oltre alle due ragazze e al ragazzo già denunciati per tentato omicidio, nella notte, sono emersi altri nuovi e gravi elementi nei confronti di altri due giovani, appena maggiorenni, e di una ragazza minorenne che secondo gli investigatori sarebbero direttamente coinvolti nei fatti che hanno portato al ferimento del giovane. 

Il servizio di Qdpnews.it sulla comunità di San Patrignano

La Squadra Mobile è quindi vicina alla completa ricostruzione di quanto realmente accaduto e all’identificazione di tutti i responsabili con attribuzione delle relative responsabilità, per dare un’efficace risposta ai gravi fatti accaduti.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto e Caterina Mossenta)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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