Videoricette realizzate non da grandi chef, ma da nonne e nonni trevisani doc per tramandare alle nuove generazioni all’estero la “memoria culinaria” locale. Si chiama “Le ricette della tradizione” il nuovo progetto realizzato dall’associazione internazionale Trevisani nel mondo (che quest’anno festeggia cinquant’anni dalla fondazione).
Da qualche giorno sul canale Youtube dell’Associazione e sui social sono online 7 video (a cura del regista e videomaker Dimitri Feltrin) in cui cuochi e cuoche amatoriali spiegano per filo e per segno come realizzare alcuni pilastri della cucina regionale quali “zaeti”, “fritole”, “poeastro in tocio”, “risi e bisi”, “brodo de polenta coi scios”, “sopa coada” e la “fongadina”.
“Tutto è partito dalle richieste arrivate direttamente da giovani trevigiani di seconda e terza generazione residenti all’estero, in particolare in Brasile e Argentina – ha spiegato oggi il presidente dell’associazione Franco Conte in occasione della presentazione dell’iniziativa in municipio a Treviso –. Dalle varie sezioni sparse nel mondo ci giunge un desiderio ben diffuso delle nuove generazioni di riscoprire le proprie radici culturali, e dunque anche le tradizioni culinarie, dei loro avi che emigrarono dall’Italia”.
“L’occasione per concretizzare un progetto multimediale l’ha offerta un bando della Regione rivolto ad iniziative per valorizzare l’identità veneta che abbiamo colto al volo – prosegue Franco Conte – . La scelta è ricaduta subito sul video, fruibile facilmente anche da chi si trova dall’altra parte del mondo, che avesse come protagonista non dei cuochi professionisti ma delle signore del territorio. Chi guarda questi contenuti, infatti, non è solo interessato alla ricetta in sé, ma anche alla conoscenza dell’ambiente casalingo in cui viene preparata. Abbiamo chiesto così la disponibilità di alcune signore che hanno accettato con grande generosità di accoglierci nelle loro cucine e consigliarci le ricette da proporre nella versione il più originale possibile”.
“Dall’estero infatti desiderano riscoprire l’essenza più autentica di quelle ricette importate dai loro avi, ma poi riadattate negli anni in base alle materie prime disponibili. Ecco che la seconda parte di questo progetto – annuncia il presidente – sarà dedicata proprio alla trasformazione che alcune ricette della tradizione veneta hanno subìto una volta esportate all’estero. Su questo fronte lavoreremo nelle prossime settimane”.
Cinque video sono stati realizzati in cucine casalinghe, mentre quello relativo alla “sopa coada” e alla “fongadina” – ricette ormai scomparse – sono stati realizzate alla trattoria Al cacciatore “da Adele” di Zenson di Piave e “Da Procida” a San Biagio di Callalta.
Ogni video inizia con una breve introduzione storica di Giancarlo Saran, scrittore e cultore della cucina tradizionale, mentre in coda è stato inserito un consiglio per l’abbinamento di un vino curato da Francesco Corrente della trattoria “Al Ponte Peron” di Asolo.
“La Marca Trevigiana offre un panorama gastronomico di prodotti di eccellenza molto ricco: c’è ricchezza anche di tradizioni culinarie fatte di piatti tipici locali che costituiscono un tratto distintivo dell’identità veneta” spiega Saran, collaboratore dell’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo.
“La cucina veneta e in particolare quella trevigiana porta con sé un bagaglio di valori, di storie, di aneddoti e di ricordi che fanno parte di noi. Per questo esprimo il mio plauso per questa splendida iniziativa della Trevisani nel Mondo che sfrutta le piattaforme social per regalare momenti ed esperienze impareggiabili. La tavola e la cucina significano festa, condivisione, confronto, integrazione e cultura. Questa iniziativa non può che creare l’ennesimo ponte culturale, fondamentale per raggiungere i nostri “cittadini del mondo”, esempio di tenacia, resilienza e princìpi” ha concluso il sindaco di Treviso Mario Conte.
(Foto: AITM – Trevisani nel Mondo).
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