Panevin privati, Zanoni accusa: “Inaccettabile vanificare gli sforzi per ridurre la trasmissione del virus”

“Mi auguro che ci siano controlli massicci, ma invito comunque il prefetto di Treviso, che tra l’altro si è già espressa pubblicamente contro i panevin privati, a intervenire per far annullare le ordinanze, palesemente illegittime dei sindaci di Oderzo e Codognè. È inaccettabile vanificare gli sforzi di un’intera comunità per ridurre la trasmissione del virus. L’auspicio è che i cittadini si mostrino più responsabili di chi li amministra“.

È quanto afferma Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, a proposito delle ‘fughe in avanti’ di alcuni Comuni del Trevigiano che hanno dato il via libera per domani sera ai falò della Befana.

“Dovremmo remare tutti dalla stessa parte, perché il nemico è uno solo. – spiega – Responsabilmente, e inevitabilmente, la stragrande maggioranza dei sindaci ha deciso di non fare niente in piazza, ma c’è chi ha scelto invece di dare carta bianca ai propri cittadini per farsi un panevin casalingo“.

“Sarà impossibile controllare tutti i partecipanti, ma gli assembramenti sono solo una parte del problema. Questi sindaci dimenticano forse una cosa elementare – sottolinea Zanoni – Il virus attacca soprattutto i polmoni, quindi c’è bisogno di avere l’aria se non proprio pulita, il meno sporca possibile. E i bollettini Arpav, ahimè, ci dicono che non è cosi, che respiriamo aria fuori legge, con concentrazioni di Pm 10 superiori al limite di 50 microgrammi per metro cubo”.

L’abbiamo visto con i botti di Capodanno a Treviso, – conclude – dove tra l’altro è stata violata alla grande l’ordinanza che li vietava: in centro città sono state registrati valori fino a 151 microgrammi. Invito perciò non solo il prefetto a intervenire contro le deroghe, ma gli stessi sindaci a studiarsi le norme comunitarie, statali e regionali: scopriranno di aver approvato un’attività illegittima che inquina l’aria e dannosa per la salute”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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