Per chi è a caccia di sconti, i saldi prenderanno ufficialmente il via oggi venerdì 5 gennaio e dureranno fino al prossimo 28 febbraio.
In realtà, dalle associazioni di categoria era partita la richiesta di avviare la stagione delle scontistiche a partire da fine mese. Richiesta che, visti i fatti, non è andata in porto.
Nonostante ciò, tutti sembrano concordi nell’attesa di una stagione degli sconti positiva, con un buon andamento delle vendite.
Ad affermarlo, ad esempio, è Federico Capraro, presidente di Confcommercio Treviso, il quale ha spiegato anche la questione della richiesta circa l’inizio “ritardato” delle scontistiche.
“Quella dei saldi è un’annosa questione che solleviamo ogni anno – ha spiegato -. Iniziare il 5 gennaio è troppo in anticipo, considerando che la stagione fredda è cominciata più tardi, rappresentando un problema notevole per il settore dell’abbigliamento”.
“Avevamo richiesto l’apertura per il 27 gennaio, che non è stata accolta, ma questa proposta sarà ripresentata il prossimo anno – ha chiarito -. Per quanto riguarda le vendite durante i saldi, le aspettative sono buone e ci sono sensazioni positive a riguardo”.
“La stagione fredda è partita troppo tardi, ma abbiamo già un riscontro positivo: c’è il consumatore che ha voglia e bisogno di approfittare dei saldi – ha aggiunto, spiegando la sua visione per il futuro del commercio -. Credo che ci voglia un cambiamento di approccio: bisogna iniziare a capire che i negozi non sono solo delle attività economiche, ma vanno considerate anche dal punto di vista sociale e come un presidio in città”.
“Se un negozio non lavora non è un problema solo del commerciante, ma della comunità, in quanto si viene a creare un ‘buco nero’ in città” ha concluso.
L’appello ad acquistare alle attività di vicinato è giunto anche da Federmoda, gruppo che riunisce i commercianti del settore dell’abbigliamento e calzature della provincia.
Realtà che ha fatto una previsione di vendita da 145 euro a persona e 310 euro a famiglia per i prossimi saldi, con l’obiettivo di un aumento pari al 7%, rispetto agli sconti invernali dell’anno scorso.
“Sui saldi invernali sembra allungarsi la scia positiva di un dicembre finalmente vivace, dopo un ottobre e un novembre quasi disastrosi, a causa di una condizione climatica dissuasiva per l’acquisto di ogni capo ‘caldo’ – le parole di Maria Beatrice Paludetti, presidente di Federmoda -. Sulla ripresa dei consumi stanno influendo la crescita dell’occupazione, la tenuta dei salari, l’arresto dell’inflazione, la tregua sui prezzi energetici e, forse, una ritrovata voglia di ‘normalità’ dopo gli incubi delle guerre vicine”.
“La Marca segnala in modo particolare questo ‘mood’, anche grazie a flussi turistici qualificati e in crescita significativa e alla prospettiva delle prossime Olimpiadi. Si percepiscono addirittura segnali di una riscoperta centralità dei negozi tradizionali, situati nei centri storici, dopo anni di ubriacatura da acquisti online e nei
centri commerciali – ha aggiunto -. Cogliamo una sorta di nostalgia di un acquisto ‘lento’ e di qualità, basato su una relazione non occasionale tra il cliente e il suo negoziante-consulente di fiducia. Anche nei gusti, gli associati di Federmoda testimoniano la ripresa di una eleganza più classica, meno esasperata, basata su materiali consistenti e duraturi”.
“Ci attendiamo perciò un andamento dei saldi senza botti iniziali, ma solido e rassicurante che, alla fine della stagione, faccia segnare un incremento in deciso miglioramento rispetto alle fiacche risultanze dei saldi 2023″ ha concluso.
(Foto: Qdpnews.it).
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