Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ‒ d’intesa con il Ministero della Salute ‒ ha avviato una campagna di controlli a livello nazionale volta alla verifica del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento nel settore della ristorazione all’interno degli istituti scolastici.
Le attività ispettive sinora condotte ‒ e che continueranno nel corso di tutto l’anno scolastico ‒ hanno interessato oltre 700 mense scolastiche di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, dalle scuole dell’infanzia agli istituti superiori e universitari. In quasi una mensa su 4 (circa 170) sono state riscontrate irregolarità che, nella maggioranza dei casi, hanno riguardato carenze igienico-strutturali (diffusa umidità, formazioni di muffe, presenza di insetti e di escrementi di roditori) e autorizzative, la non rispondenza per qualità/quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, la mancata tracciabilità degli alimenti nonché l’omessa presenza di eventuali allergeni, quest’ultima essenziale per prevenire possibili reazioni allergiche specialmente nei bambini in quanto soggetti più fragili.
Nel complesso, sono state accertate 225 violazioni amministrative o penali e irrogate sanzioni pecuniarie per 130 mila euro. Nei casi più gravi, cinque gestori sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria ed è stato disposto il sequestro di punti cottura/dispense nonché di 350 chili di alimenti (in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità, scaduti e/o con etichettatura irregolare) per un valore approssimativo di 5 mila euro.
Per quanto riguarda la provincia di Treviso, nell’àmbito della suddetta campagna è stato accertato in un centro educativo per l’infanzia il mancato possesso di autorizzazione all’esercizio della refezione scolastica e l’omessa registrazione sanitaria. L’intera struttura, che gestiva bambini di età compresa tra 2 e 6 anni, è stata posta sotto sequestro amministrativo.
Le mense scolastiche controllate nel corso del mese di ottobre nella sola provincia di Treviso sono state 22, delle quali 8 non conformi con segnalazione di “non conformità” alla competente Ulss. Sono state elevate 14 violazioni amministrative e posti in sequestro 267 chili di alimenti.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Carabinieri – NAS)
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