Visto l’avvicinarsi del periodo nel quale si programmano vacanze è bene tenere in considerazione, tra le varie cose, le ricadute sulla salute che un viaggio, soprattutto se in Paesi “esotici”, può comportare. Se si desidera effettuare un soggiorno in un Paese estero è bene informarsi in anticipo sul comportamento da adottare in viaggio, sulle eventuali profilassi farmacologiche da effettuare e sui vaccini consigliati o obbligatori ai quali sottoporsi prima di partire. Tali indicazioni vengono fornite nell’ambito della consulenza ai viaggiatori che viene effettuata dall’ambulatorio di Medicina dei viaggi del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP), contesto nel quale vengono somministrati anche gli eventuali vaccini.
“È bene informarsi almeno un mese prima della partenza se la meta è, in particolare, in zone tropicali o equatoriali – spiega il dottor Simone Pietro Zevrain, responsabile della UOS Prevenzione e Controllo delle Malattie infettive nel singolo e nelle collettività -. In questi casi, infatti – continua Zevrain -, è utile richiedere una consulenza presso le sedi SISP di Conegliano, Montebelluna, Oderzo, Treviso e Vittorio Veneto per evitare di contrarre patologie infettive durante il viaggio. Inoltre, se al rientro al domicilio compaiono sintomi come la febbre, è importante rivolgersi prontamente al medico di medicina generale segnalando che si è da poco rientrati da un soggiorno internazionale”.
Nel 2024 nell’Ulss 2 sono state erogate dal personale sanitario del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica complessivamente circa 2400 consulenze e sono state somministrate più di 4200 vaccinazioni, soprattutto antitifiche (1600 circa) e anti epatite A (1500 circa), vaccinazioni queste ultime che proteggono dal tifo addominale e dall’epatite A, malattie che si contraggono attraverso l’acqua e gli alimenti contaminati.
Sono inoltre state somministrate 600 dosi di vaccino contro la febbre gialla, malattia endemica nelle regioni tropicali del sud America e dell’Africa subsahariana, trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti: si tratta di una malattia che ha una letalità pari a circa 20 casi su 100 sintomatici, ma è sufficiente una sola dose di vaccino per acquisire un’immunità permanente verso la malattia. Sono state somministrate anche 220 vaccinazioni antirabbiche, una malattia trasmessa dal morso degli animali e che è letale nel 100% dei soggetti che non si sottopongono alla profilassi; si tratta di una zoonosi che è endemica in numerosi Paesi al di fuori dell’Europa.
Nel 2024 sono stati 26 i cittadini residenti nel territorio Ulss 2 ad ammalarsi di malaria dopo il rientro da un viaggio nei paesi dell’Africa subsahariana: la quasi totalità di questi è stata ricoverata in ospedale, essendo necessario un trattamento urgente, effettuato da personale sanitario esperto e altamente qualificato. Da un’analisi più approfondita è emerso che quasi nessuno di questi viaggiatori aveva effettuato una consulenza prima della partenza e che non avevano assunto la chemioprofilassi farmacologica prima, durante e dopo il rientro dal viaggio; in molti casi, infine, non si erano utilizzati i repellenti cutanei che riducono nettamente le punture di zanzara.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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