Martedì l’addio a Giancarlo Gentilini: camera ardente anche in municipio. “Opere di bene per amore dei cittadini”

Gentilini fu, insieme al sindaco Conte, tra i “modelli” per un giorno per l’iniziativa benefica #Noisiamotreviso

Inizierà alle ore 15.30 di martedì 29 aprile il rito delle esequie di Giancarlo Gentilini, il “sindaco per sempre” di Treviso – città che guidò per un decennio -, alpino, leghista, e figura indissolubilmente legata alle vicende della politica locale (ma non solo) degli ultimi vent’anni, morto giovedì scorso 24 aprile all’età di 95 anni.

Il giorno prima del funerale, lunedì 28 aprile, nella chiesa interna all’obitorio dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso sarà allestita la camera ardente, dove ci si potrà recare dalle ore 9 alle 16. Martedì invece si potrà rendere omaggio alla salma di Gentilini nella sede municipale di Ca’ Sugana dalle 10 alle 14. Le esequie saranno celebrate dal vescovo di Treviso Michele Tomasi.

“Addolorati per la sua scomparsa, ma a lui vicini in questo viaggio senza ritorno – si riporta nell’epigrafe – lo ricordano “insieme a tutti quelli che gli hanno voluto bene” la moglie Maria con Mauro, i figli Antonio con Michela, Stefano con Cinzia ed il nipote Francesco, insieme a tutti i familiari e parenti delle famiglie Gentilini, Bozzolo, Fassa, Pini-Ulliai, gli Alpini con l’A.N.A. e le Associazioni combattentistiche e d’Arma “portatrici del mitico messaggio: Dio, Patria e Famiglia“.

Nell’annuncio funebre viene riportata anche una frase in virgolettato, probabilmente attribuita allo stesso Gentilini, “Non voglio fiori, ma opere di bene per amore dei miei cittadini”, a testimonianza del suo indefesso ed eterno attaccamento alle dinamiche amministrative e politiche del capoluogo trevigiano e dei suoi abitanti.

Si prevede che martedì arriverà per l’ultimo saluto una “parata di leghisti“, che si sono definiti smarriti per la morte del loro “Genty”. Quasi certamente saranno presenti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, i vertici regionali del partito, il presidente della Camera Attilio Fontana e il Ministro trevigiano Carlo Nordio; di certo ci sarà anche il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, che ha confermato ieri sera la sua partecipazione.

Intanto, in questi giorni si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio e i ricordi della sua attività politica e amministrativa sia in città sia al di fuori delle mura trevigiane, anche perché Gentilini – soprannominato “lo sceriffo” – era originario di Vittorio Veneto – o meglio, di Serravalle – dove era nato il 3 agosto 1929; qui si trova la storica casa di famiglia, che soprattutto in occasione delle celebrazioni per la patrona Sant’Augusta era sempre affollata di amici e conoscenti.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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