Il previsto maltempo, destinato peraltro a non cessare a breve termine, sta facendo sentire i suoi effetti sui territori dell’Alta Marca trevigiana.
Dal primo pomeriggio piove con intensità a tratti molto forte un po’ su tutta la Pedemontana ma anche più a sud, e in particolare sud-est: “La situazione è critica in diverse zone e con la Protezione civile si sta monitorando questo ennesimo evento – il messaggio diffuso dal sindaco di Gaiarine Diego Zanchetta -. In alcuni tratti l’acqua ha invaso la sede stradale e l’invito è di prestare la massima attenzione. Anche il Consorzio di Bonifica è operativo assieme agli uffici comunali. Per situazioni di emergenza contattare il 115. La situazione non è facile da gestire, giustamente i cittadini sono preoccupati e noi per loro”.
“Abbiamo aperto il COC e con la protezione civile stiamo costantemente monitorando la situazione. L’invito è di prestare la massima attenzione anche perché in alcuni tratti dove i fossati hanno tracimato, è diventato un tutt’uno con la strada, quindi l’attenzione deve essere massima. La preoccupazione aumenta perché le previsioni meteo nelle prossime ore non aiutano. Anche il consigliere Baggio, delegato alla protezione civile, è assieme a me fuori a monitorare la situazione, ma purtroppo a volte si è impotenti di fronte alla natura” conclude Zanchetta.
Allagamenti si registrano in alcune strade, e anche campi, pure nel territorio comunale della vicina Codognè.
“Ci sono parecchie strade chiuse e ora abbiamo un gruppo di volontari della Protezione civile che sta distribuendo sacchi e in alcune case gli scantinati sono allagati. Segnalo inoltre che anche via Ferracini è chiusa al traffico e ci sono auto bloccate sempre a causa di allagamenti” dichiara il sindaco Jessica Masini.
“A causa delle alluvioni invito tutti i cittadini a rimanere nelle proprie abitazione e di evitare di uscire se non strettamente necessario” conclude.
E nella stessa zona, la sindaca di Fontanelle Maurina Sessolo ha reso noto che “a causa delle forti piogge alcuni fossi stanno esondando. Via Spinada è stata chiusa al transito”.
Allagamenti sono stati segnalati anche nel comune di San Fior dove in un messaggio inviato alla cittadinanza il sindaco Gastone Martorel raccomanda “la massima attenzione e di transitare per le strade interne di Castello Roganzuolo, causa straripamenti dovuti alle forti piogge”. In via Stortan, sempre a San Fior, un’auto è stata circondata da oltre un metro d’acqua, fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita. Si segnalano diversi garage allagati, con cittadini impegnati a far fuoriuscire l’acqua e a posizionare sacchi.
Disagi anche a Godega di Sant’Urbano, più precisamente nella frazione di Bibano dove via Palù è rimasta allagata ed è momentaneamente chiusa. Allagamenti anche in alcuni tratti di via Zoncè, via Belcorvo e via Stort.
A Fregona questa mattina, fa sapere il sindaco Giacomo De Luca, si è resa necessaria la rimozione di un albero in via Lughera, caduto a causa di pioggia e vento. È stato inoltre chiuso il Caglieron. Nel pomeriggio si è verificata una grossa frana tra Ciser e Piadera. Si segnalano anche disagi alle strade per le copiose piogge. In serata, l’Amministrazione ha reso noto che è chiusa la strada tra Montaner e Fregona.
A Vittorio Veneto si guarda con apprensione, come ad ogni pioggia battente, alla situazione della Strada statale di Alemagna in Val Lapisina, dove sono sempre attivi i sensori anti frana, e al fiume Meschio, che in particolare nel quartiere più meridionale del territorio comunale, San Giacomo di Veglia, è molto cresciuto.
A Castelfranco Veneto, duramente provata dalle recenti alluvioni, sono entrate in azione le idrovore. A Colle Umberto il livello dell’acqua nei fossi è in crescita e i tombini sono in forte sofferenza. A Conegliano l’acqua defluisce lentamente nei vari sottopassi, e anche a San Fior c’è molta acqua sulle strade. A San Vendemiano grossi problemi a Zoppè, dove cittadini segnalano che la strada centrale è “completamente allagata”.
A Sarmede la situazione è critica. Nel capoluogo del paese i corsi d’acqua sono tracimati, e questo ha comportato l’allagamento di un paio di abitazioni. Nella frazione di Montaner si sono verificate alcune frane. Tra borgo San Luca e Montaner, una parte dell’asfalto della strada, all’altezza del cartello, ha ceduto. Il sindaco Larry Pizzol e la Protezione civile stanno lavorando per pulire le case e le strade, che si sono trasformate in fiumi, anche sotto la pioggia che ha continuato a cadere a lungo e intensamente. Il primo cittadino ha chiesto di “prestare la massima attenzione durante gli spostamenti lungo tutta la viabilità del comune: sono frequenti gli smottamenti, i colamenti detritici e le esondazioni”.
Cordignano, chiusi i ponti sul Meschio
Forte apprensione a Cordignano, dove il Meschio ha lambito la sede stradale nel centro del paese, all’altezza del ponte che attraversa la zona, molto densamente abitata e ricca di attività oltre che di sedi istituzionali. E non solo: “A seguito della forte perturbazione con precipitazioni intense che in queste ore sta attraversando il nostro territorio, i ponti sul fiume Meschio sono stati chiusi in via precauzionale. In alcune zone il fiume sta già esondando. Pertanto si raccomanda alla popolazione la massima precauzione, specie a chi vive a ridosso del corso d’acqua. Si invita ad evitare gli spostamenti se non strettamente necessari” il messaggio lanciato via social dall’amministrazione comunale.
Sono tenuti sotto stretta osservazione fiumi e torrenti in tutta la provincia di Treviso e non solo. Il presidente della Regione Luca Zaia ha fornito un quadro della situazione nelle varie province venete: “Abbiamo notizie di allagamenti e disagi nell’area pedemontana centrale del Veneto, tra Veronese, Vicentino e alto Trevigiano. In particolare, sorvegliati speciali sono i territori solcati dall’Agno-Guà, dal Bacchiglione e dal Retrone. In provincia di Vicenza ci sono segnalazioni di locali allagamenti a Longare, Malo e Grumolo delle Abbadesse; in provincia di Treviso c’è stata una contenuta tracimazione del torrente Brenton a Castello di Godego con locali allagamenti. Alle 8 è stata aperta la cassa di espansione di Montebello, sull’Orolo è stata attivata alle ore 9.30 mentre il bacino di Caldogno è stato invece aperto intorno alle 10.30 circa. Abbiamo qualche preoccupazione riguardo le zone rese più fragili dalle piogge di queste ultime settimane – continua Zaia -. Le previsioni indicano un’attenuazione delle precipitazioni dal pomeriggio odierno, ma poi le piogge dovrebbero riprendere domani. La macchina della Protezione civile regionale è in piena operatività, con la sala operativa aperta, e i nostri tecnici stanno monitorando le evoluzioni con massima attenzione e uomini in campo. Sto personalmente seguendo le evoluzioni meteo insieme all’assessore Gianpaolo Bottacin e ringrazio tutti quelli che sono al lavoro”.
Nel tardo pomeriggio, dopo la pioggia copiosa, in alcuni paesi è spuntato l’arcobaleno.
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(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Qdpnews.it e Comuni di Gaiarine e Codognè)
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