Proseguono i lavori per la ristrutturazione dell’ex macello comunale per la realizzazione di una comunità di alloggio notturno per i senzatetto a Treviso.
La struttura di via Castello d’Amore diventerà una comunità alloggio per le persone in difficoltà. L’area di circa mille metri quadrati verrà restituita alla comunità attraverso un’importante restauro.
Il progetto riguarda due ambiti specifici: il primo richiede spazi adeguati ad accogliere persone senza fissa dimora. Il secondo è quello relativo al recupero del patrimonio immobiliare, creando un contesto protetto e inclusivo.
“E’ importante avere anche un primo approccio sanitario – spiega il sindaco Mario Conte -: se una persona ha delle criticità fisiche, riuscire ad assisterlo anche con l’ausilio di associazioni di volontariato o dell’azienda sanitaria, in un primo approccio, è un salto concettuale importante. Dalla mera ospitalità a un progetto di reinserimento sociale”.
La struttura andrà a sostituire il centro di via Pasubio. La necessità di creare spazi adeguati a costituire un centro diurno per le attività di persone senza fissa dimora costituisce un’ottima occasione di riqualificazione urbana e di recupero di un’area in forte degrado da diversi anni.
La nuova struttura vedrà trasferiti gli ospiti di Palazzo Moretti. Ci sarà inoltre la mensa della solidarietà attiva con 29 posti per sette giorni su sette a pranzo. Una novità riguarda i nuovi posti letto per donne in locale separato o destinati a persone senza fissa dimora che necessitano di un ambiente più tutelato.
Il progetto prevede anche la trasformazione del capannone industriale nell’attuale complesso dell’ex macello per destinarlo a centro diurno ed emergenze notturne. Il fabbricato recuperato ospiterà spazi polivalenti per l’aggregazione sociale, area pranzo e laboratori diurni, una serie di servizi a disposizione quali area cucina, spogliatoi e lavanderia.
Gli spazi sono completati da un settore dedicato all’alloggio notturno di emergenza, composto da quattro camerate con più posti letto nonché i servizi igienici.
(Autore: Luca Collatuzzo)
(Foto: Qdpnews.it)
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