Per altri sei mesi i lavori di rifacimento della pista dell’aeroporto militare di Grosseto causeranno lo stop dei decolli dalla base toscana. Per questo motivo la difesa e la gestione dello spazio aereo del Nord Italia (fino all’altezza di Roma) e della Slovenia saranno in carica al 51esimo stormo d’Istrana.
Garantire la difesa aerea comporta la reperibilità totale di due piloti e di tutto il personale militare necessario a far decollare gli aerei. Avieri, meccanici, tecnici ma anche personale sanitario e addetti alla mensa saranno disponibili a ogni ora del giorno, 24 ore su 24, feste comprese.
“Per noi è una responsabilità non indifferente, che porta anche molta pressione – commenta il comandante Emanuele Chiadroni – in quanto siamo gli unici a difendere il nostro spazio aereo. Tutti all’interno della base sanno dell’importanza del proprio lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini”.
Ad aprile il pensionamento degli Amx
Nel mese di aprile del 2024 dovrebbero andare ufficialmente in pensione i caccia modello Amx utilizzati dal 1989 e ormai superati per tecnologia e prestazioni dagli Eurofighter, presenti anche questi nella base trevigiana.
“Ho volato su questi aerei durante la mia carriera operativa per quasi 12 anni – conclude Chiadroni –: è stato un velivolo che ha dato lustro all’Italia in contesti militari internazionali come durante le missioni in Afghanistan, Libia e Iraq”.
Come detto, il mese d’aprile dovrebbe essere il periodo stabilito per il meritato pensionamento. Gli Amx – vista la loro importanza – avranno comunque un’ottima cerimonia di chiusura per tutto il supporto dato all’Italia nei contesti internazionali.
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