“La gentilezza è una forza che vince l’aggressività”, la parola alla professoressa che insegna ai suoi alunni come essere gentili

Una secca risposta del collega di lavoro, l’arroganza e la prepotenza di chi è al di là di uno sportello pubblico o di chi porta una divisa e tante altre situazioni che viviamo quotidianamente, diciamolo come direbbe un noto esponente politico, ci fanno imbestialire.

Possiamo essere più gentili con il prossimo e la gentilezza si può insegnare e imparare?
La risposta è “Sì”, almeno è quanto sostiene e, a quanto sembra riesce anche a ottenere, la professoressa Mara Pillon, la trevigiana che è diventata un testimonial nazionale della gentilezza.

Perché lei la insegna ai giovanissimi, iniziando due anni fa da insegnante di italiano, storia e geografia alla scuola Marco Polo di Silea. Un’esperienza che prosegue anche nella sua nuova scuola, la secondaria di Povegliano.

La gentilezza ha cambiato i miei alunni, loro cambieranno il mondo – dice Mara Pillon – Un paio d’anni fa osservavo attorno a me, e soprattutto a scuola, come le persone troppo spesso dovessero subire prevaricazioni, volgarità e prepotenze. Avveniva anche tra i miei alunni, ciascuno con il suo vissuto a volte anche pesante. Mi sono chiesta cosa mancasse. La risposta è stata semplice: la gentilezza“.

“Un giorno portai a scuola dei fiori che donai ai miei colleghi. Gli studenti, vedendomi, mi chiesero stupiti a cosa fosse dovuto quel gesto. Risposi: “A niente, semplicemente oggi parliamo di gentilezza”. – prosegue la professoressa – Mi seguirono e chiesi loro di annotare nel diario tutte le gentilezze che avrebbero ricevuto nel corso della settimana. La settimana successiva dovevano annotare quelle date. Ebbene, sul diario della seconda settimana ritrovammo ancora più gentilezze di quelle che avrebbero normalmente dato, grazie al fatto che si sono resi più consapevoli delle gentilezze ricevute, a cui altrimenti non avrebbero fatto caso, non la sapevano riconoscere”.

Una nobiltà interiore, la gentilezza, che anche Papa Francesco ha ricordato in un’udienza pubblica, dicendo tre parole chiave per essere più vicini al prossimo: “Permesso, grazie, scusa”. La gentilezza ha, tra l’altro, la sua Giornata mondiale dedicata, che è il 13 novembre.

“Un passaggio successivo è stato invitare anche i genitori – prosegue la professoressa Pillon – e il risultato è stato straordinario”.

Chiediamo alla “professoressa gentile” se è sempre vera la frase pronunciata dal Dalai Lama: “Sii gentile quando è possibile, è sempre possibile”.

“Certamente sì – risponde Mara Pillon – perché la gentilezza è una forza che vince sull’aggressività che è una forma di paura, essere sgarbati fa alzare un muro verso l’altro. La gentilezza è invece disarmante, ti fa abbassare le difese e ti predispone ad ascoltare”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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