Indipendenza, opportunità, aiutare il prossimo e se stessi, socialità, gratificazione, diritti e doveri, innovazione, studio, un’opportunità per aprire una nuova attività: sono queste alcune risposte date dai ragazzi alla domanda “Cos’è per te il lavoro?”.
E’ stato presentato oggi giovedì, all’InnoTv Lab della biblioteca “Comisso” di Borgo Cavour a Treviso, “FormidAbilmente ATStaff”: un progetto di Volontariato di impresa avviato da Ats – azienda di servizio idrico integrato in 52 Comuni fra le province di Treviso, Belluno e Vicenza – in collaborazione con Holos Impresa Sociale Srl di Montebelluna e Informatici Senza Frontiere Odv di Treviso, indirizzato alle persone diversamente abili.
Ats si è prestata come società pilota per la realizzazione di un’iniziativa unica a livello nazionale che vede una ventina di responsabili di settore diventare veri e propri docenti-tutor di 8 persone con disabilità invisibili, come Asperger, autismo e DSA.
Lo spazio per l’innovazione digitale (InnoTv Lab) è stato realizzato grazie ai fondi regionali ottenuti dal Comune di Treviso come capofila per diffondere la cultura digitale. Grazie agli strumenti informatici presenti nell’aula, i giovani hanno cominciato il loro percorso formativo che li preparerà ad entrare in azienda come tirocinanti.
Presenti all’evento il sindaco di Treviso Mario Conte, il presidente di Ats Fabio Vettori, la Responsabile delle Risorse Umane dell’azienda Francesca Troncon e la direttrice di Holos Laura Lovisa.
Nel corso della mattinata, otto giovani con disabilità invisibili hanno potuto conoscersi e raccontare le loro aspettative per il futuro lavorativo, grazie a un gioco digitale frutto di un progetto Erasmus+ che ha coinvolto quattro Paesi europei, supportati in questo dal personale di Ats e Holos. Da remoto, per un saluto ai partecipanti, la Fondazione Asphi di Bologna, organizzazione di utilità sociale che si occupa di tecnologie digitali per la disabilità, e lo staff del progetto Erasmus+ di Pisa.
FormidAbilemente ATStaff è partito lo scorso settembre: la novità e la specificità è la scelta di adottare un approccio universale all’inclusione delle persone con neurodivergenze. Il progetto, infatti, è iniziato con la formazione della durata di 28 ore di trenta manager che hanno imparato a conoscere i diversi tipi di disabilità invisibili, scoprendo potenzialità e caratteristiche che possono diventare un valore all’interno dell’organizzazione.
Si è cercato quindi di capire come eliminare quelle barriere che impediscono un efficace inserimento lavorativo di persone con necessità di supporto. In seguito, nell’àmbito di un accordo con Holos, una ventina di responsabili dei reparti di ATS si sono resi disponibili a diventare formatori di otto giovani che inizieranno un tirocinio, di circa tre mesi ciascuno, interno all’azienda a partire da aprile.
I settori aziendali individuati sono tre: amministrazione, rete fognaria e depurazione. Nella scelta dei comparti di inserimento, saranno interpellati anche i giovani, secondo un vero e proprio approccio inclusivo.
Oltre ad Ats, Holos e Informatici Senza Frontiere, il progetto si è sviluppato grazie alla sinergia con il Collocamento Mirato del Centro per l’impiego e il Servizio di integrazione lavorativa dell’Azienda sanitaria locale di Treviso e la collaborazione del Centro territoriale di supporto del Miur. FormidAbilmente rientra nell’ambito del perseguimento dell’obiettivo di Diversity and Inclusion Management contenuto nel piano strategico di sostenibilità 2022-2028 di Ats.
“L’utilizzo di Innotv per questi progetti ci riempie d’orgoglio e dimostra – dichiara il sindaco Conte – come uno spazio per l’innovazione digitale in un luogo della cultura come la Biblioteca “Comisso” rappresenti uno stimolo in più per dare voce ai ragazzi e alle loro aspirazioni, cuore dell’iniziativa di volontariato d’impresa FormidAbilmente. Per questo ringrazio l’assessore Alessandro Manera e gli Uffici e i partner che seguono i progetti della Next Generation per avere reso possibile questo esempio virtuoso di transizione digitale. In più, questo progetto è inclusivo a 360 gradi, creando un punto di contatto fra giovani e aziende”.
“L’obiettivo è creare una leadership inclusiva che assicuri che tutti i collaboratori dell’azienda siano trattati in modo equo, apprezzati, motivati e ispirati a esprimere liberamente il proprio talento – dice il presidente Vettori –. Tutto questo aumenta lo spirito di appartenenza e l’orgoglio di far parte di un’organizzazione che porta avanti tali tipi di progetti. Con tale iniziativa, Ats conferma la sua vocazione sociale”.
“Si è visto da alcuni studi che le imprese inclusive hanno visto incrementare la loro produttività e, aspetto non secondario, i dipendenti di aziende che avviano un percorso di volontariato di impresa sono più propensi a spendersi in attività di aiuto anche al di fuori dell’ambito lavorativo, con un evidente ritorno per tutto il territorio – spiega la responsabile Troncon -. Per questo abbiamo accolto con favore la collaborazione con Holos, che sta già dando i suoi frutti in termini di impegno da parte dei collaboratori dell’azienda. Lo staff che vi partecipa sta dimostrando un coinvolgimento che non può che renderci orgogliosi”.
“Bisogna eliminare il gergo ‘disabili’ – dichiara la direttrice Lovisa -. Esistono diverse persone con potenzialità uniche e utili per la società. Questo progetto è un percorso concreto di cambiamento culturale all’interno di un’azienda, attraverso la formazione, la sensibilizzazione e capendo che non dobbiamo parlare di ‘deficit’, ‘qualcosa che manca’ ma di quello che c’è: valori, capacità e potenzialità delle persone. Siamo partiti dalle esigenze esposte dai manager dell’azienda, abbiamo individuato delle mansioni all’interno di essa per figure ‘junior’, per un’esperienza di tirocinio. Una formazione trasversale, sia in ambito psicologico-emotivo che di competenze lavorative, lasciando spazio all’auto-rappresentazione per far decidere ai ragazzi il percorso migliore avendo un tempo corretto dedicato all’apprendimento.
Con un percorso di Volontariato d’impresa – continua – c’è la spontaneità, la generosità individuale che porta dei professionisti la possibilità di mettersi in gioco, dopo un percorso con una psicologa per capire come approcciarsi al meglio ai giovani. Rappresenta concretamente la sinergia che si è creata, senza esclusioni”.
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