Il Cinema Edera accoglie Paola Cortellesi: il suo film (in bianco e nero) “C’è ancora domani” conquista il pubblico trevigiano 

Paola Cortellesi a Treviso

Volevo che questo film partisse con un ceffone sul viso di una donna e che lei rimanesse lì, ferma immobile”: così Paola Cortellesi che ieri sera, giovedì, al Cinema Edera di Treviso ha presentato il suo film “C’è ancora domani”. “Un film nato dalle storie delle nonne del mio quartiere di Roma, storie che risuonavano nel cortile di casa dove c’era chi si picchiava e chi faceva l’amore”.

La pellicola che segna l’esordio alla regia della Cortellesi, dalla prima al cinema lo scorso 26 ottobre è già in testa alla classifica del box office. Un successo “inaspettato” per l’attrice romana che ieri ha guadagnato anche gli applausi del pubblico trevigiano. 

Sold out in un pomeriggio le tre proiezioni (la terza è stata aggiunta all’ultimo) del film ambientato nel ’46 in una Roma specchio dell’Italia intera, alle prese con una faticosa ricostruzione post-bellica, materiale e sociale, e con gli ultimi rigurgiti del fascismo ancora radicato nelle coscienze. Delia, interpretata dalla Cortellesi, vive in un sobborgo popolare ed è succube di Ivano, un marito ignorante e violento che incarna il volto più meschino del maschilismo. 

Il referendum del 2 giugno che chiamò gli italiani a scegliere fra monarchia e repubblica è alle porte: per la prima volta le donne saranno chiamate al voto. L’evento epocale scuoterà profondamente la vita di Delia e così di molte altre donne, aprendo alla speranza di un “domani” migliore.

Il tema della violenza domestica e dell’emancipazione femminile rendono “C’è ancora domani” un film da leggere tanto in chiave storica quanto pensando all’attualità. “Per il finale mi sono ispirata ad un libro che lessi a mia figlia anni fa – ha spiegato sul palco dell’Edera la Cortellesi – raccontava ai bambini la storia della conquista dei diritti femminili, un tema che ho portato nel film con il mio linguaggio”.

“C’è ancora domani” tiene assieme lacrime e risate, dramma e momenti da classica commedia all’italiana. Il film, in bianco e nero, dal punto di vista stilistico rende omaggio al cinema neorealista e segna, ad oggi, quello che forse è il punto più alto della carriera della Cortellesi. “Ci ho messo i miei trent’anni di esperienza nel cinema – ha raccontato ieri sera – di cui dieci come sceneggiatrice”. 

La sceneggiatura, la cura “maniacale” dello stile e il cast di primo ordine composto, fra gli altri, da Valerio MastandreaGiorgio Colangeli e Emanuela Fanelli ha messo d’accordo il pubblico e la critica. “Valerio Mastandrea? Ha accettato con grande coraggio il ruolo di Ivano – ha concluso l’attrice e regista -: spesso gli interpreti vogliono fare gli eroi o i cattivi affascinanti. Il suo personaggio non è nessuno dei due, per come l’abbiamo pensato è un uomo del tutto privo del ben che minimo fascino, è violento, incolto, a volte buffo, ma mai affascinante”.  

“C’è ancora domani è uno di quei film che fanno bene al cinema – ha commenta Giuliana Fantoni, titolare del cinema Edera di Treviso – e che fanno riscoprire il gusto del cinema e lasciare la sala con quel particolare stato d’animo che solo un bel film ti può suscitare. Paola Cortellesi dà una prova notevole di regia, riuscendo a trattare con leggerezza, da non confondere con la superficialità, temi profondi oltre che di grande attualità. La suspence dall’inizio alla fine non manca, e poi il finale (senza fare spoiler) è geniale”. 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts