Grandinate violente a macchia di leopardo martedì sera sull’Alta Marca: danni e interventi dei Vigili del fuoco

Un violento temporale proveniente da ovest ha colpito martedì sera, 24 maggio, la Marca trevigiana, da Asolo, arrivando dopo meno di mezz’ora fino al vittoriese e non solo. L’Asolano è stato colpito verso le 23 da due grandinate di circa cinque minuti, intervallate da pioggia, vento e tuoni.

Dal centro di Asolo arrivano video di strade ricoperte dai chicchi di ghiaccio, tanto da rendere difficoltoso anche il passaggio in auto. Anche il vento potrebbe aver causato dei danni: i volontari dei Vigili del fuoco di Asolo si stanno preparando per intervenire, così come il distaccamento di Castelfranco Veneto.

La Protezione Civile Asolo e alcuni volontari tra gli esercenti ancora aperti a quell’ora, oltre ad alcuni residenti, hanno aiutato a – letteralmente – spalare via la grandine da via Browning.

A Crespignaga di Maser, per esempio, i chicchi precipitati erano in un primo momento fitti e non troppo spessi, poi sono diventati più grandi e capaci – ma questo si capirà nelle prossime ore – di provocare danni anche ai materiali, oltre che alle piantagioni.

Da Volpago del Montello arrivano testimonianze di raffiche di vento, nubifragio e un po’ di grandine. Alcune utenze hanno visto saltare la corrente elettrica per diversi minuti. Invece Santa Mama di Ciano del Montello è stata particolarmente colpita: la grandine caduta in grande quantità ha danneggiato orti e alberi da frutto.

Il maltempo si è spostato quindi verso la Sinistra Piave, passando anche per Montebelluna, Vidor ed altre zone a macchia di leopardo. A Biadene in particolare alcune strade sono parzialmente allagate e a Contea alcuni utenti sui social network segnalano danni alle proprietà e alle auto.

A Valdobbiadene “l’artiglieria” del mondo della viticoltura ha risposto al “fuoco” della perturbazione.

I cieli del Quartier del Piave, del Vittoriese e del Coneglianese, dalle 21 circa, si sono “popolati” di numerosissimi lampi, che almeno fino agli ultimi minuti di martedì non hanno portato precipitazioni dannose, secondo i primi riscontri. A Conegliano le piogge sono diventate forti poco prima di mezzanotte, ma solo per un breve periodo di tempo.

Il maltempo non ha interessato solo la parte più alta della provincia: a Carbonera, ad esempio, sono stati segnalati nel giro di pochi minuti piogge, raffiche di vento e qualche chicco di grandine. Danni molto ingenti a Spresiano: tanti alberi e rami caduti, tetti scoperchiati e camini abbattuti, lunghi blackout, strade e sottopassi ricoperti d’acqua hanno richiesto un lungo lavoro di Protezione Civile, Vigili del fuoco e carabinieri.

“E’ ancora presto per quantificare i danni, sicuramente milionari, subiti dalle aziende agricole a strutture e coltivazioni a seguito della tempesta di ieri notte. Danni ingenti si registrano nella fascia pedemontana dall’asolano fino a Giavera e Nervesa della Battaglia. Dalle ciliegie alle viti, oltre ai campi di frumento e mais, la grandine e il forte vento non hanno lasciato scampo” affermano da Coldiretti Treviso.

“Le avversità atmosferiche purtroppo sono sempre più frequenti e soprattutto impattanti per le nostre imprese agricole a testimonianza di cambiamenti climatici ormai permanenti – sottolinea Giuseppe Satalino, direttore di Coldiretti Treviso – L’aspetto assicurativo per i nostri imprenditori è un costo che negli anni è diventato ordinario e dal quale non si può prescindere nella gestione delle imprese. A tal proposito non mancano le soluzioni anche in casa nostra grazie ad un ufficio pronto a garantire gratuitamente ogni tipo di consulenza sul mondo assicurativo”.    

I periti sono già in azione nelle aziende agricole colpite e nei prossimi giorni sarà possibile stimare il danno complessivo subito dall’agricoltura trevigiana.

(Foto: Qdpnews.it – FB Monica Robazza © riproduzione riservata).
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