Giornata mondiale dell’Alzheimer, le iniziative sul territorio

Sono numerose le iniziative che il territorio propone in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer. Eccone una panoramica.

Domani sabato pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30, in piazza Borsa a Treviso giochi, canzoni e attività insieme agli ospiti, ai loro familiari e ai volontari dei 18 Centri Sollievo del Distretto ULSS Treviso, per conoscersi e scambiare opinioni e idee in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer. L’evento è organizzato da Volontarinsieme Odv, la più grande rete di associazioni di volontariato del territorio provinciale, che abbraccia oltre 300 esperienze di solidarietà, gruppi e associazioni, e dai Centri Sollievo Alzheimer del Distretto ULSS di Treviso, in collaborazione con ISRAA e l’Azienda Socio Sanitaria Marca Trevigiana, con il patrocinio dei 18 Comuni del distretto (Treviso, Motta di Livenza, Quinto di Treviso, Breda di Piave, Oderzo, Roncade, Casier, Paese, San Biagio di Callalta, Istrana, Ponte di Piave, Spresiano, Maserada sul Piave, Ponzano Veneto, Villorba, Mogliano Veneto, Preganziol, Zero Branco).

Sarà possibile incontrare i volontari e ci saranno giochi e attività di stimolazione. Saranno donati ai visitatori dei piccoli gadget realizzati proprio dagli ospiti dei Centri Diurni Sollievo Alzheimer che accolgono persone con fragilità. Non mancheranno musica e animazione con danze popolari, all’insegna della sensibilizzazione e del coinvolgimento della comunità trevigiana. Un momento anche per dare informazioni. La data scelta per l’iniziativa non è casuale: domani 21 settembre ricorre infatti la Giornata Mondiale dell’Alzheimer.

Centri Sollievo Alzheimer sono un servizio gratuito per le famiglie, gestito dal volontariato con la coordinazione dell’ULSS 2, messo in campo per accompagnare e supportare offrendo qualche ora di pausa dall’accudimento alle famiglie e uno spazio protetto e sereno per le persone con demenze lievi o moderate.

I NUMERI

Sono 18 i Centri Sollievo attivi nel Distretto ULSS di Treviso. Seguono complessivamente 193 persone, di cui 167 con Alzheimer e 26 con ParkinsonIl 65% degli ospiti dei centri sono donne, mentre il 35% sono uomini. Complessivamente, sono 1.700 le giornate annue di apertura dei centri, con 5.100 ore di sollievo effettuate. Sono aperti due giorni la settimana. L’apertura è garantita dall’impegno incessante di 200 volontaridei quali l’85% sono donne over 60con pregresse esperienze di assistenza di persone con demenze all’interno della propria famiglia. Le attività svolte all’interno dei Centri di Sollievo sono concordate con lo staff di professionisti messi a disposizione dall’ULSS 2 Marca Trevigiana e con i volontari presenti, formati per poter gestire tali situazioni. Si tratta, in particolare, di attività di stimolazione cognitiva finalizzate a rallentare il decadimento funzionale e dell’umore. In genere, gli ospiti sono accompagnati ai Centro Sollievo dai loro parenti, ma in casi di difficoltà finanziaria e mancanza di rete familiare, attraverso le associazioni si appoggiano al progetto di trasporto sociale “Stacco”, anch’esso garantito dal volontariato del territorio, e che da aprile 2023 è disponibile anche per i Centri Sollievo Parkinson. 

Rispetto agli anni pre covid, le demenze sono in aumento in particolare tra le donne. Preoccupa soprattutto l’abbassamento dell’età con cui la patologia si presenta: sono sempre di più casi di insorgenza nella fascia 50-55 anni. Purtroppo, il numero di volontari attualmente non consente di dare risposta a tutte le richieste di assistenza pervenute ai Centri. Il rapporto per garantire una buona assistenza, infatti, è di 1 a 1, quindi il numero di volontari necessario è molto elevato.

“Offrire un supporto gratuito alle famiglie che in casa hanno persone affette da patologie legate al decadimento cognitivo, grazie a preparati e motivati volontari dei Centri Sollievo, è sicuramente un sostegno fondamentale per i caregiver di queste persone e di conseguenza per la comunità del territorio – dichiara Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2  –.  Sapere che il proprio familiare viene accolto e seguito da persone preparate non può che veramente dare un “sollievo” a chi per qualche ora ha necessità di prendersi cura di sé, per potersi poi dedicare all’assistenza quotidiana di una persona con malattie come l’Alzheimer o il Parkinson. L’attività di coordinamento svolta dai professionisti Ulss 2 è preziosa, e per questo ringrazio i miei collaboratori – continua Benazzi –, ma senza il volontariato non sarebbe sufficiente perché solo le sinergie messe in campo possono dare continuità al progetto. Auspico un sempre maggior coinvolgimento di persone che possano donare qualche ora del loro tempo a beneficio di questo prezioso progetto che realmente fa la differenza nella qualità di vita delle persone e delle famiglie e non posso che rivolgere un grande grazie a tutti i volontari e gli enti che lo promuovono con competenza nel territorio”.

“I centri di sollievo rappresentano un concreto aiuto da parte del mondo del volontariato alle famiglie che con il progredire di queste patologie devono necessariamente gestire il loro caro anche nelle funzioni più elementari della quotidianità, con la difficoltà di conciliare la propria vita con l’assistenza – spiega Anna Coròpresidente di Volontarinsieme OdV –. Il tema del decadimento cognitivo avrà un impatto crescente sul sistema sociale ed economico trevigiano, dove il numero di persone con fragilità e relativi bisogni di accudimento e cura andrà sicuramente a crescere nei prossimi anni, mentre al contempo le reti familiari si riducono quando addirittura non esistono, anche alla luce di una popolazione sempre più composta da nuclei monoparentali. Un fenomeno che diventa una questione sulla quale il nostro sistema deve porsi interrogativi e trovare risposte, proprio di sistema, pubblico-privato, dove il volontariato può fare sia da volano che da attore in campo. Oggi però mi rivolgo e lancio un appello anche ai nostri giovani: abbiamo bisogno di voi, perché per far funzionare i centri sollievi serve un esercito di volontari, preparati e motivati, senza i quali i Centri Sollievo non potranno andare avanti”.

“ISRAA da vent’anni lavora nel territorio per dare un supporto ai Centri Alzheimer – spiega il direttore di ISRAA Treviso, Giorgio Pavan – nel territorio dell’ULSS 2 sono 10 mila le persone con forma di decadimento cognitivo, solo 1.200 a Treviso. Di queste, solamente 2 mila sono ospiti in una struttura, le altre 8 mila vivono in casa propria. Questo significa che si tratta di un tema importante. ISRAA collabora oggi con 14 dei 18 Centri Sollievo del Distretto ULSS di Treviso. L’evento di sabato ci vede presenti per sottolineare l’importanza di creare una rete di solidarietà e di supporto alle famiglie all’interno della comunità”.

“Nei Centri Sollievo operano tanti volontari, motivati e opportunamente formati, con il supporto di professionisti, cercando di dare qualcosa che sia il più idoneo possibile alle esigenze della singola persona – dice Bruno Cescon, referente associazione Auser Insieme Prato Ganzolo APS di Preganziol, centro sollievo Incontro – le persone entrano in un luogo protetto e si sentono a casa. Il sollievo consiste proprio nel dare ossigeno a famiglie, a figli, che si trovano sempre più spesso compressi con l’esigenza di dare assistenza ai genitori e le proprie esigenze familiari. Ringraziamo Volontarinsieme per aver coordinato l’organizzazione dell’evento, mettendo in rete i 18 Centri Sollievo del Distretto ULSS di Treviso”.

Vittorio Veneto – San Vendemiano

L’Istituto Cesana Malanotti organizza in ognuna delle due città in cui è presente iniziative per celebrare la Giornata. Oggi alle 10 nel centro diurno di Vittorio Veneto si è svolto un laboratorio creativo dove sono stati coinvolti gli ospiti, un intervento illustrativo di questa grave patologia da parte del dottor Ferruccio Marin, del gruppo di medici che operano nella struttura e un brindisi di benvenuto con le famiglie alla presenza della sindaca Mirella Balliana. Al fine di creare un sereno momento conviviale si è svolto un pranzo collettivo al Centro Diurno per familiari e ospiti.

La Residenza “Papa Luciani” di San Vendemiano organizza mercoledì prossimo 25 settembre dalle 10.00 alle 14.00 un’uscita speciale con grigliata al parco di Orsago “Andar par rivai” per un gruppetto di anziani. Nel segno dell’inclusività, sono stati invitati alcuni ragazzi dell’area disabilità della stessa struttura. Tutti rigorosamente indosseranno un cappellino di colore viola, che dal nome del fiore ricorda “Non ti scordar di me”. Nel pomeriggio la festa continuerà dalle 15 insieme agli ospiti e ai familiari nel salone della struttura, condividendo in compagnia un tè e una torta perché “le cose belle non si scordano mai”. In caso di maltempo, la grigliata si svolgerà nel salone della Residenza Papa Luciani.

“E’ molto importante – dichiara il presidente del Cesana Malanotti avv. Giuseppe Maso – che si parli di questo tema per creare consapevolezza diffusa sulle problematiche ad esso collegate e per dimostrare concreta vicinanza alle famiglie e a tutte le persone che vivono quotidianamente le difficoltà dell’assistenza”.

Volpago del Montello

Note, Sinfonie e Accordi per una comunità amica della demenza” è il titolo dell’evento previsto per venerdì 27 settembre, alle ore 17.30, al Centro Servizi Guizzo Marseille di Selva del Montello.

L’evento, aperto alle famiglie degli ospiti e alla cittadinanza, è stato organizzato con la collaborazione della Rete dei servizi territoriali e le associazioni di volontariato per sensibilizzare in merito agli aspetti e alle problematiche relative alla cura dell’anziano con particolare attenzione alle varie forme di demenza.

“Il Centro di Servizi Guizzo Marseille – spiegano dalla casa di riposo – accoglie e prevede progetti di cura per gli anziani affetti da demenza, prevedendo interventi diversificati che privilegiano trattamenti non farmacologici che comprendono attività cognitive, sensoriali, di musicoterapia, riabilitative e di supporto psicologico anche alla famiglia”.

“Nel corso dell’incontro – concludono -, ci saranno interventi dedicati e verranno presentati i risultati della sperimentazione dell’approccio musicale alla demenza con video, foto e testimonianze raccolte dal personale della struttura”.

Si partirà alle ore 17.30 con i saluti delle autorità e si proseguirà con gli interventi della psicologa Chiara Falcone (La demenza e i disturbi comportamentali), degli assistenti sociali dei Comuni di Volpago del Montello, Giavera e Nervesa (La rete dei servizi territoriali per la demenza) e di Ida Gobbato, presidente dell’Associazione “Il Sole” (Il Centro Sollievo Il Sole: esperienze di supporto alle famiglie).

Alle ore 18.30 ci sarà la presentazione interattiva del “Progetto suoni di benessere interventi terapeutici” al Centro Servizi Guizzo Marseille. Modererà gli interventi la dottoressa Roberta Tentonello, responsabile servizi socio-sanitari della casa di riposo Guizzo Marseille. Alla fine dell’evento, alle 19, ci sarà un aperitivo finale preparato dal personale di cucina della casa di riposo.

Montebelluna

La Città di Montebelluna propone nel corso dell’anno varie iniziative sia per sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’Alzheimer sia a supporto dei malati e delle loro famiglie. In occasione della Giornata Mondiale dedicata alle persone con Alzheimer (21 settembre), il Comune di Montebelluna propone venerdì sera 20 settembre alle ore 20.45 nell’auditorium della biblioteca comunale Nastri Rosa, una lettura teatrale in musica. A partire dal mese di dicembre riprenderanno anche gli appuntamenti di Ritroviamoci al caffè. Demenze… non solo Alzheimer, promossi da un gruppo di istituzioni e associazioni molto attive sul territorio.

La lettura teatrale in musica Nastri Rosa

Tratto dal romanzo Nastri rosa di Manuela Campalto, lo spettacolo racconta la storia di Gaia, una giovane donna che rimette ordine tra i suoi ricordi e quelli della madre malata di Alzheimer per ricomporre il quadro della sua vita e trovare la serenità della quale ha bisogno per iniziare a costruire il suo futuro.

Sul palco le parole del libro si intrecciano alla musica e alle canzoni originali della cantautrice Rebi Rivale in uno spettacolo che non è un semplice reading musicale, ma un’opera teatrale vera e propria dove musica e lettura si fondono e si completano.

L’attività rientra anche nell’ambito del progetto della rete bibliotecaria BAM Età diverse | diverse Abilità finanziato dalla Regione del Veneto.

Per info e prenotazioni (consigliate) contattare la Biblioteca di Montebelluna: 0423 617536, info@bibliotecamontebelluna.it.

La rassegna Ritroviamoci al caffè. Demenze… non solo Alzheimer

A dicembre riprenderanno gli appuntamenti della rassegna organizzata dai Servizi Sociali in collaborazione con la Casa di Riposo “Umberto I”, l’AULSS 2 Marca Trevigiana, le Associazioni di volontariato “Amici di casa Roncato” e “Alzheimer Riese Pio X”.

Gli incontri si svolgeranno ogni secondo martedì del mese alle ore 16.30 e saranno aperti ai familiari di persone affette da demenza, agli operatori professionali del settore, ai volontari e a chiunque sia interessato ai temi trattati.

Psicologi, geriatri, logopedisti, assistenti sociali, educatori interverranno nei vari appuntamenti per approfondire gli aspetti di volta in volta affrontati. Il primo appuntamento è previsto per martedì 3 dicembre, uno spettacolo proposto dalla Compagnia “Confusi e felici”. Per informazioni contattare i Servizi Sociali di Montebelluna: 0423 617589, servizisociali@comune.montebelluna.tv.it.

Il Centro Sollievo “Solidago”

Da non dimenticare che, all’interno di Casa Roncato, è attivo in modo continuativo il Centro Sollievo “Solidago”, gestito dall’Associazione “Amici di Casa Roncato” in collaborazione con i Servizi sociali comunali, che offre uno spazio di incontro. Due volte alla settimana sono presenti volontari formati e preparati ad accogliere le persone affette da demenza allo stadio iniziale.

San Zenone degli Ezzelini

Debutta domani sulle piattaforme di streaming, fruibile gratuitamente, “Non ti scordar di me”, realizzato dal regista Giuseppe Petruzzellis assieme a Fabio Marin (sindaco di San Zenone degli Ezzelini) e che racconta la storia della madre, Gilda, e della sua famiglia. “Non ti scordar di me” proprio da domani, Giornata Mondiale dell’Alzheimer, termina il suo viaggio attraverso le moltissime serate dedicate a questa malattia, e i diversi festival e concorsi cinematografici, dove ha conseguito numerosi premi e menzioni e diventa online su zalabview.org e dunque fruibile per tutti. Dodici minuti che segnano un viaggio catartico attraverso la scomparsa di sé. Il tentativo (riuscito) di rappresentare come l’unico strumento per alleviare la sofferenza sia l’amore.

E al centro, la storia di Gilda, appunto, una donna di mezza età, madre e moglie che un giorno si accorge di avere difficoltà nell’apparecchiare la tavola. Sono i primi sintomi dell’Alzheimer. Tra materiali d’archivio e suggestioni poetiche, gli stadi della malattia diventano un flusso di immagini sospese sul ciglio dell’oblio. La memoria si trasforma in un caleidoscopio traballante, un nastro rotto, un mondo onirico. Di fronte alla dissoluzione di sé, l’unico appiglio alla realtà resta l’amore.

“Non ti scordar di me parte da lontano – racconta Fabio Marin -. Inizia in ospedale quando accompagnando mia madre alle visite non era raro che i medici ci ricordassero quanto fosse complesso comunicare coi familiari di chi soffre di Alzheimer. Sì perché l’Alzheimer è una malattia crudele che non lascia scampo, che mina la lucidità e persino i ricordi chi ne soffre e che mette sottosopra un’intera famiglia. E’ una malattia che ha la capacità di erigere muri anche tra chi si ama e io questo non lo volevo permettere. Per cui ho iniziato ad immaginare cosa potessi fare per far sì che la sofferenza e lo sconforto potessero trasformarsi in un messaggio: ho quindi contattato il mio amico Giuseppe Petruzzellis di Aplysia e abbiamo condiviso l’idea di realizzare qualcosa che permettesse a chi guarda di entrare idealmente nella testa di un malato di Alzheimer. E’ stato un lavoro lungo e complesso, che mi ha costretto a scavare ulteriormente nei miei affetti, nel mio rapporto con mia madre, venuta a mancare nel 2018, e nella malattia e che ha generato un cortometraggio che considero un messaggio d’amore che, da domani, mi piacerebbe potesse arrivare a quante più persone possibile”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it. Ha collaborato Andrea Berton)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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