Una serie di accorgimenti, migliorie organizzative e informazioni utili al personale per rendere le attività commerciali di Treviso accessibili e fruibili dalle persone con autismo: è questo il primo obiettivo del protocollo Welcome Blue, firmato ieri mattina a Palazzo Rinaldi.
L’iniziativa coinvolge, oltre al Comune di Treviso, l’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana, che dal 2017 è Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo adulto, le associazioni del territorio che si occupano di questo tema (Gruppo Asperger Veneto, Ala Autismo APS, Angsa Treviso, Autismo Treviso, Anffas, Oltre il Labirinto Onlus), oltre alle strutture commerciali e alle rispettive organizzazioni di categoria.
«Da tempo il Comune di Treviso ha intrapreso un percorso per favorire le pari opportunità per le persone con disabilità nello sviluppo del loro progetto di vita, anche attraverso il supporto del Disability Manager comunale», afferma l’assessore alla Città Inclusiva del Comune di Treviso, Gloria Tessarolo. «Questo protocollo costituisce un ulteriore passo in avanti nella maturazione di una cultura inclusiva. In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale, 1 bambino su 77 nella fascia d’età tra i 7 e i 9 anni soffre di disturbi dello spettro autistico: un dato che deve spingerci ad agire per rendere le nostre città più accoglienti per queste famiglie che, come ogni altra, desiderano vivere la quotidianità di una pizza, un gelato, un taglio di capelli o la spesa. Oggi questi gesti possono essere davvero complessi per una persona con disturbo dello spettro autistico e per i suoi famigliari, ma con pochi accorgimenti e più competenza possiamo fare molto».
Il progetto, adottato anche in altre Città del Veneto, pone come obiettivo quello di favorire la permanenza di ragazzi con disturbi dello spettro autistico all’interno dei locali attraverso alcuni accorgimenti come la riduzione dell’intensità delle luci o l’abbassamento della musica per evitare il “sovraccarico sensoriale”. Al personale vengono invece fornite indicazioni utili per interfacciarsi in modo corretto con questi clienti.
Completato il percorso i negozi aderenti all’iniziativa verranno inseriti in una lista “autism friendly” e potranno esporre il logo di Welcome Blue all’ingresso del negozio, facilitando una comunicazione chiara nei confronti della clientela.
Fondamentale, per l’avvio di questo percorso, è stato il supporto dell’azienda sanitaria coadiuvata dal Centro Samarotto che ha condiviso fin dai primi incontri informazioni e metodi di lavoro utili con i diversi attori del protocollo. Nei prossimi mesi infatti l’UOC Disabilità e Non Autosufficienza diretta dalla dottoressa Alberta Giomo e il Centro di riferimento autismo dell’Ulss 2 coordinato dalla dottoressa Annalisa Basso forniranno le schede operative per l’adattamento dei negozi, coordinando anche l’attività di formazione dei negozianti e fornendo il supporto tecnico, insieme al Disability Manager del Comune di Treviso, per la realizzazione delle specifiche misure. Annalisa Basso, coordinatrice del Centro Riferimento Autismo Aziendale precisa che «tantissime azioni, che per noi tutti sono assolutamente nella normalità e quotidianità, come andare in pizzeria, fare la spesa, tagliarsi i capelli, scegliere un vestito, e molto altro, per la persona con autismo e per chi l’accompagna, possono essere molto difficili da affrontare. Per questo entrare in un esercizio commerciale con personale sensibilizzato a questo dedicato tema, con spazi adeguati, casse dedicate, spazi attrezzati (sempre in sintonia con l’ambiente) può fare enorme differenza».
«Abbiamo avviato un percorso insieme alle associazioni di categoria affinché il protocollo Welcome Blue veda subito la sua concretizzazione», sottolinea l’assessore alla Città Produttiva di Treviso, Rosanna Vettoretti. «Vogliamo creare un contesto sempre più accessibile e per questo ringrazio i commercianti per aver dimostrato grande sensibilità. Questo protocollo è il frutto di un lavoro sinergico fra Comune, azienda sanitaria e realtà che si interfacciano quotidianamente con le persone con autismo e le rispettive famiglie e che rappresenta un impegno comune nella creazione di ulteriori occasioni di inclusione».
(Foto: Comune di Treviso).
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