Nella giornata convegnistica dedicata al tema della genitorialità e del lavoro, EBiCom-EBt Treviso fa il punto sul pacchetto aiuti e sui sussidi che la bilateralità offre per supportare sia le imprese sia le lavoratrici e i lavoratori del terziario trevigiano per la cura dei figli, degli anziani e della famiglia.
Sostegno per le attività sportive, abbonamenti per i mezzi di trasporto scolastici, contributi per la regolarizzazione dei contratti di badanti e baby sitter e, da quest’anno, esteso anche un contributo per la frequenza dei centri estivi. A questi si aggiungono: contributi per protesi acustiche ed oculistiche, contributi per figli disabili, per malattia e superamento del periodo di comporto ma, soprattutto, un pacchetto di contributi a sostegno delle spese scolastiche delle famiglie come, il contributo asilo nido e scuola materna, quello per le spese di trasporto scolastico e acquisto libri di testo per le scuole elementari, medie e superiori ed, infine, il contributo per il pagamento delle tasse universitarie.
“Tutto ciò che mettiamo a disposizione – afferma Adriano Bordignon, presidente di EBiCom-EBt Treviso –, è una politica attiva di welfare che intende sostenere i lavoratori prendendoci a cuore anche le loro famiglie, la salute, la cura, la cultura e lo studio fin dai primi anni, incentivando il lavoro delle donne, integrando i tempi di famiglia e di lavoro, valorizzando l’educazione.
La dove c’è un supporto, c’è anche una crescita. Se c’è cura, si riduce il rischio di disagio. Queste sono buone prassi concrete e consolidate che il terziario, che rappresenta in provincia di Treviso circa 37 mila imprese, mette a disposizione di una platea di circa 100 mila lavoratori e lavoratrici in un comparto di fondamentale importanza per l’economia trevigiana”.
Nel dettaglio, gli aiuti che, in generale, favoriscono il nucleo famigliare messi a disposizione dalla bilateralità sono variabili da 150 a 250 euro a figlio, poi i contributi annuali per le tasse universitarie, pari a 300 euro per studente, i 200 euro di contributo per le rette di iscrizione e nido e materna, i 200 per i centri estivi, da 100 a 200 per l’attività sportiva, fino ai 1500 euro una tantum per le famiglie con figli disabili (legge 104) a carico. Per la gestione contributiva di colf, badanti e baby sitter è previsto un contributo fino a 400 euro/anno. Per le aziende si aggiungono i contributi per la redazione e gestione dei piani di welfare, l’assunzione dei lavoratori beneficiari di Naspi o ammortizzatori sociali, il sostegno per l’assunzione di lavoratori con contratto di sostituzione di maternità.
“Nell’insieme – conclude Bordignon – sono somme che favoriscono il bilancio familiare, alleggeriscono la routine, stabilizzano il lavoro, stabiliscono alleanze tra dipendenti e aziende, offrono certezze ai nuclei familiari alle prese con l’aumento del costo della vita. Soprattutto, fanno crescere una cultura di sostegno e di reciprocità che restituisce fiducia alle coppie, ai genitori, ai figli che assistono genitori anziani”.
(Foto: Confcommercio Unione Provinciale di Treviso).
#Qdpnews.it