“Ferma condanna di ogni tentativo di censurare lo studio della Divina Commedia e pieno sostegno a tutte le iniziative volte ad una corretta conoscenza della figura di Dante Alighieri, per lo straordinario ruolo che tutt’ora gli è riconosciuto nella cultura italiana ed europea”. È la posizione assunta dal Consiglio regionale veneto che ha approvato, con 8 astensioni, la mozione presentata da tutti i consiglieri leghisti e da Stefano Valdegamberi del gruppo misto.
I fatti risalgono allo scorso febbraio, quando in una scuola di Treviso vennero esonerati due studenti musulmani dallo studio della Divina Commedia. I genitori fecero richiesta in quanto il Sommo Poeta mette Maometto nel ventottesimo canto dell’Inferno. Al posto di Dante, ai due studenti venne fatto leggere Boccaccio.
Il documento auspica che ”lo studio della Divina Commedia, universalmente considerata la più grande opera mai scritta in lingua italiana e capolavoro di cui tutto il mondo gode, sia una tappa fondamentale nel percorso scolastico, nella consapevolezza che trattasi sì di un poema allegorico-didascalico ma di fondamentale valore per la cultura italiana ed europea. La conoscenza dell’opera di Dante Alighieri è fondamentale per il percorso di integrazione sociale di tutti gli alunni, alla base di ogni programma scolastico. Il Consiglio regionale invita, quindi, le amministrazioni pubbliche a promuovere la conoscenza della figura e dell’opera del sommo poeta, padre della lingua italiana”.
“Una risoluzione per proteggere e tutelare la Divina Commedia, la sua lettura e insegnamento, nelle scuole” aggiunge la presidente della Quinta commissione in Consiglio regionale del Veneto Sonia Brescacin (Lega-LV), che aveva deciso di presentare al Consiglio la risoluzione che l’aula ha appena votato, dal titolo: “Divina commedia, patrimonio della cultura italiana ed europea”.
“Condanno ogni tentativo di censurare lo studio della Divina Commedia – ribadisce Brescacin – con pieno sostegno a tutte le iniziative volte a una corretta conoscenza della figura del Sommo Poeta, per lo straordinario ruolo che tutt’ora gli è riconosciuto nella cultura italiana ed europea”.
(Autore: Simone Masetto)
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