Da oggi a sabato il salone di Palazzo dei Trecento ospita il festival “Treviso Città per le Donne”: sei convegni e visite guidate a tema femminile

Da oggi mercoledì e fino a sabato 6 maggio Treviso accenderà i riflettori sulle tematiche che ruotano attorno al mondo femminile e al divario di genere. Il Salone di Palazzo dei Trecento ospiterà infatti la seconda edizione del Festival “Treviso Città per le Donne”, iniziativa promossa dal Comune, dalla Commissione Comunale Pari Opportunità e dal Progetto Donne Veneto con il supporto di Spazio Donna Treviso.

Il programma prevede sei convegni e una serie di eventi collaterali per stimolare una riflessione comune attorno alla Città e alle donne avvalendosi del coinvolgimento di diversi rappresentanti dal mondo della cultura, dell’istruzione, del commercio e della politica.

“Questo è il secondo appuntamento che affronta i temi della specificità femminile nei diversi campi – commenta Valeria Zagolin, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Treviso – ,consapevoli che ridare spazio alle esigenze e alla progettualità delle donne significa migliorare la vita di tutti”.

“Treviso città per le donne, vuol dire per noi costruire una città aperta, inclusiva, facile, che coinvolga e accolga, e questo si può fare solo lavorando assieme: istituzioni, enti, associazioni e cittadine e cittadini” aggiunge Francesca Neroni, presidente dell’Associazione Progetto Donne Veneto.

Sei convegni a Palazzo dei Trecento

Oggi mercoledì dalle 15.30 alle 18, si terrà il primo appuntamento “Una città è sicura quando si cura” moderato da Valeria Zagolin e introdotto da Ivana Padoan, professoressa associata del dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia, con un saluto di Alessandra Pellin del Centro Selisi dell’Università Ca’ Foscari. La tavola rotonda vede la partecipazione di Stefania Cernuschi, pedagogista clinica, operatrice del CAV Telefono Rosa di Treviso O.D.V., di Manuela De Bernardin Stadoan, questore di Treviso, Antonio Marcomini, prorettore vicario dell’università Ca’ Foscari, dei rappresentanti della consulta provinciale degli studenti e della dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Barbara Sardella. 

Giovedì 4 maggio, dalle 9.30 alle 12, il secondo convegno “Fare spazio condiviso” sarà moderato dall’architetta e consigliera segretaria di FATV Gabriella Bravin. All’incontro, introdotto da Marta Baretti, architetta e consigliera della Segretaria Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Treviso, interverranno Sara Basso, professoressa associata del Dipartimento di Ingegneria e Architettura all’Università di Trieste che affronterà il tema “Rigenerazione urbana e abitare condiviso in una prospettiva di genere: temi e questioni”. Al convegno saranno presenti anche Ema Dumani, membro del parlamento del terzo distretto di Vienna e Roberto Bonaventura, dirigente del settore urbanistica del Comune di Treviso con una relazione dal titolo “Favorire il co-housing. La normativa e l’esperienza nel territorio”.

Sempre giovedì 4 maggio dalle 15.30 alle 18 sarà la volta del terzo appuntamento con il focus “Donne in viaggio: Treviso destinazione femminile” con Francesca Neroni, presidente dell’Associazione Progetto Donne Veneto, Sara Carniel, titolare impresa vinicola “Vite in Rosa”, Giulia Casagrande, presidente della Fondazione Marca Treviso, Alessia Del Bianco Rizzardo, referente per il turismo accessibile e sostenibile PromoTurismo Fvg, Laura Favaretti, direttrice del Padova Convention camp Visitors Bureau, Elisabetta Fogarin, presidente del Consorzio Ville Venete, Moira Mascotto, direttrice del Museo Gypsoteca Canova di Possagno, Valeria Minghetti, responsabile area ricerca del CISET, Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica fondato da Ca’ Foscari e Regione Veneto, Dania Sartorato, presidente di FIPE e Confcommercio Unione provinciale, Valentina Zanon, titolare dell’hotel “Alla Torre” di Castelfranco Veneto. Le conclusioni sono affidate a Roberta Garibaldi, vicepresidente dell’Ocse comitato turismo.

Venerdì 5 maggiodalle 9.30 alle 12, il convegno “I tanti volti della medicina di genere”, sarà moderato da Maria Domenica Pedone, direttrice f.f. Spisal. Interverranno Giovannella Baggio del Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di genere, Mojgan Azadegan, responsabile del Centro di coordinamento regionale salute e medicina di genere Regione Toscana, Monica Calamai, direttrice generale dell’Azienda Usl di Ferrara, Mariangela Spano, psichiatra, referente del percorso di psichiatria di genere e Catia Morellato, medica di Pronto soccorso, nonché componente del tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne. 

Nel pomeriggio di venerdì 5 maggio dalle 15.30 alle 18.00 il Festival approfondisce il tema “La Certificazione della parità di Genere” con Valeria Zagolin, Barbara Barbon, presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, Tiziana Botteon, consigliera di Parità della Provincia di Treviso e Monica Gussoni, dirigente Area Risorse Umane dell’Università Ca’ Foscari con un intervento dal titolo “Il percorso certificativo dell’Università di Ca’ Foscari”. Seguirà infine il talk di Paolo Palma, presidente della Commissione Pari Opportunità dell’Odcec con l’approfondimento “Il commercialista assistente dell’impresa negli adempimenti per la certificazione”.

Il Festival si chiuderà sabato 6 maggio con l’ultimo convegno, previsto dalle 9.30 alle 12, dal titolo “La città di domani: le politiche pubbliche per le pari opportunità” moderato da Valentina Pizzol, avvocata e commissaria della Commissione Pari Opportunità di Treviso. Il primo intervento, a cura di Milena Dai Pra, presidente dell’Associazione Soroptimist, s’intitola “La città ideale. Presentazione della ricerca dell’Associazione Soroptimist”. Seguiranno Nadia Paccagnan, coordinatrice di Spazio Donna e Spazio Famiglia del Comune di Treviso, Maria Terranova, presidente Anci Nazionale e sindaca di Termini Imerese, Antonio Ragonesi, responsabile Anci Nazionale area Sicurezza e Legalità Pari Opportunità e Servizio Civile, Cura del territorio e Politiche europee e Monica Esposito, responsabile del gruppo di ricerca Prospettive di genere nel mercato del lavoro e nelle politiche pubbliche INAPP con il talk “Il gap irrisolto: lavoro non retribuito e occupazione femminile”.

Gli eventi collaterali 

Memore del successo dell’edizione precedente, anche quest’anno il Festival includerà alcuni eventi collaterali che si concretizzeranno in una serie di visite guidate organizzate dallo IAT di Treviso Centro. Venerdì 5 maggio il calendario prevede un itinerario particolare a tema ” I luoghi delle donne a donne” che prenderà il viaalle 10.30 a Ca’ Spineda e alle 16 a Palazzo Giacomelli. Sabato 6 maggio alle 10.30 al Teatro Mario del Monaco, e alle 15 in centro città, è in programma la visita “A Treviso la bellezza della donna”. Il ritrovo è 30 minuti prima allo IAT in centro (il costo per la partecipazione alle visite guidate è di 8 euro intero, 6 euro ridotto). I tour proseguiranno anche il 20 maggio: alle 15 è prevista un’altra visita guidata in centro città a prenotazione obbligatoria rivolgendosi allo IAT Treviso Centro. 

Aperture straordinarie al Museo nazionale Collezione Salce

In collaborazione con il Museo nazionale Collezione Salce di Treviso, inoltre, saranno organizzate delle aperture straordinarie della mostra, prorogata fino al 4 giugno 2023, “Moda e Pubblicità in Italia 1890-1950″: in particolare domenica 7 maggio, venerdì 2 giugno e domenica 4 giugno l’ingresso sarà gratuito. La mostra è dedicata all’evoluzione del rapporto fra moda e pubblicità in Italia dal 1890 al 1950, attraverso ottanta tra i più scenografici e noti manifesti della Collezione Salce, opera dei maggiori cartellonisti italiani.

Il Festival “Treviso Città per le Donne”gode del sostegno di CentroMarca Banca, Associazione Artigianato Trevigiano, UNISEF, Associazione Italiana Donne Medico, CGIL Treviso, CISL Belluno Treviso, Studio Ced Impresa Treviso e Barbazza Garden Center.

(Foto: Facebook Festival Treviso Città per le Donne).
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