Corsa dei camerieri, vincono Ana Julia e Redjep di “Signore e Signori”. “I robot? Ci aiutano ma non ci sostituiranno”. Giacomino “Principe dei ristoratori”

Corsa dei camerieri, vincono Ana Julia e Redjep di "Signore e Signori"
Corsa dei camerieri, vincono Ana Julia e Redjep di “Signore e Signori”

Si è svolta questa mattina fra le vie del centro la tradizionale “corsa dei camerieri” del 1° maggio, manifestazione che i trevigiani hanno particolarmente a cuore. Una quindicina i professionisti che vi hanno preso parte percorrendo a passo svelto il circuito tracciato da piazza Duomo fino a piazzetta San Parisio, il tutto portando (con una mano sola) un vassoio di bevande. 

Due le regole auree del “Gran Premio dei Camerieri in Treviso” (questo il nome ufficiale): non correre e non versare neanche una singola goccia di quanto trasportato sul vassoio. Pena la squalifica. Ecco che i camerieri, in divisa bianca, hanno dato una bella prova di equilibrio attraversando le piazze cittadine incoraggiati dai passanti.

All’arrivo a San Parisio la giuria, dopo aver verificato per bene le condizioni dei vassoi (con sopra una bottiglia di birra, un caffè e un bicchierino di vino), ha annunciato i vincitori.

Nella categoria maschile si è riconfermato campione Redjep Redjepov del bar “Signore e Signori” a Treviso (già vincitore della scorsa edizione), seguito da Andrea Terminelli della pizzeria “Saporoso” a Conegliano e da Luca Pizzolato, cameriere de “Le Beccherie” a Treviso.

Fra le donne, la prima a tagliare il traguardo è stata Ana Julia Costa, anche lei del bar “Signore e Signori”, mentre al secondo e terzo posto si sono piazzate Giada Zanolla e Barbara Steffanoli, entrambe del “Sunrise Caffè” di Busche (Belluno). 

Giacomino Benvegnù

I due vincitori assoluti si sono aggiudicati un orologio e un sifone “vintage” da cucina serigrafato dall’artista trevigiano Sandro Barbieri, oltre alla magnum di Prosecco che è stata consegnata a tutti i camerieri sul podio assieme a un piccolo premio in denaro.

Un riconoscimento speciale quest’anno è andato anche al mitico Giacomino Benvegnù, una vita di lavoro al ristorante “L’Incontro” di Porta Altinia, ultraottantenne decano della corsa dei camerieri che si è aggiudicato la targa di “principe dei ristoratori trevigiani”.

“Faccio questo mestiere da 65 anni – ha raccontato con la sua proverbiale allegria dopo aver tagliato il traguardo con grande nonchalance -. Partecipare alla corsa per noi camerieri di Treviso è un modo per festeggiare il 1° maggio, ma anche per ringraziare Giorgio Fantin (promotore dell’evento ndr) che promuove questa bellissima iniziativa. Ai giovani voglio dire – ha concluso Giacomino – di lavorare sempre con passione: quella viene prima dei ‘schei'”.

“L’anno scorso sono arrivata prima, ma mi hanno squalificata per il versamento di qualche goccia sul vassoio – racconta con gioia la vincitrice Ana Julia -. Fare la cameriera è una passione, e al contrario di quanto si pensi non è affatto un lavoro facile: bisogna sapere stare a contatto con le persone, nei giorni sì quanto in quelli no, dove non tutto fila come dovrebbe. È un mestiere che ti fa crescere umanamente oltre che professionalmente”.

Ana Julia, come Redjep, serve ai tavoli del centralissimo bar “Signore e Signori” che di recente ha fatto parlare di sé per l’introduzione dei robot in sala. “Se i robot ci sostituiranno? – ha le idee chiare in merito la giovane cameriera -. Non lo faranno mai, il lavoro di un cameriere non si può rimpiazzare con una macchina. Rimane che sono un valido supporto: nel nostro bar svolgono il ruolo di porta-vassoi evitandoci giri inutili fra sala e bancone che sottraggono solo tempo al cliente”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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