La grande capacità dei professionisti dell’emodinamica e di tutta la cardiologia del Ca’ Foncello, diretta dal dottor Carlo Cernetti (nella foto), ha permesso un’affermazione tutta trevigiana al congresso nazionale della Gise – Società Italiana di Cardiologia, tenutosi a Milano nei giorni scorsi.
L’emodinamica di Treviso, infatti, ha primeggiato a livello nazionale, vincendo la competizione scientifica tra tutte quelle italiane rappresentate e vedendosi riconosciuto il miglior caso clinico presentato.
Il congresso nazionale Gise si svolge ogni anno. E’ l’occasione in cui tutti i laboratori di emodinamica nazionali si confrontano sulle procedure d’interventistica cardiologica e i conseguenti traguardi nel trattamento delle patologie cardiovascolari.
Ogni anno ospita anche una competizione scientifica tra i laboratori di emodinamica di tutta Italia in cui è riconosciuto il miglior caso clinico (per gestione e trattamento) tra quelli presentati.
Con la chiusura, eseguita tutta per via percutanea (senza chirurgia tradizionale), di uno pseudo aneurisma (una raccolta di sangue che si forma tra due strati di tessuto) post chirurgico del ventricolo sinistro l’emodinamica trevigiana diretta dal dottor Cernetti si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento. Il caso è stato presentato dalla dottoressa Elena Guerra.
“Una strategia – spiega il dottor Cernetti – nata grazie alla stretta collaborazione all’interno del dipartimento Neuro-cardio-vascolare che comprende la Cardiologia di Treviso, la Cardiologia di Motta di Livenza, la Neurologia, la Neurochirurgia, la Cardiochirurgia la Chirurgia vascolare e, in particolare, grazie alla quotidiana ed affiatata collaborazione tra la Cardiologia e la Cardiochirurgia, diretta dal dottor Giuseppe Minniti”.
“Esprimo le congratulazioni al dottor Cernetti e ai suoi collaboratori per un successo a livello nazionale meritatissimo – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi -. E’ un’affermazione importante; non per mera soddisfazione, ma perché riconosce l’alto livello dei nostri professionisti e di quello che viene fatto ogni giorno in questi reparti a beneficio dei cittadini affidati alle nostre cure”.
Ma nel corso delle giornate congressuali, quello che ha primeggiato non è stato l’unico caso trevigiano presentato. Le emodinamiche di Treviso e Castelfranco Veneto hanno portato numerosi lavori scientifici accettati e presentati durante il congresso oltre che dal primario Cernetti dai professionisti dei suoi reparti: i dottori e le dottoresse Calzolari, Cortesi, De Leo, Daniotti, Favero, Guerra, Lanzellotti, Marzot e Pellizzari.
(Fonte e foto: Ulss 2).
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