Condannato per spaccio ed estorsione, tre anni di calcio e basket solo in tv

Denunciato per spaccio di droga ed estorsione, per un bel po’ non potrà più entrare in stadi e palazzetti dove si giocheranno partite di calcio e basket dei club trevigiani.

Il Daspo sportivo nei confronti di un ragazzo marocchino di 26 anni è stato emesso dal Questore di Treviso Alessandra Simone dopo la condanna del giovane da parte del Tribunale del capoluogo.

Il ventiseienne, in particolare, si sarebbe reso responsabile di molteplici cessioni di hashish e marijuana, anche nei confronti di minorenni, a Treviso e nel suo hinterland tra il 2021 e l’anno scorso.

Nel caso della tentata estorsione, il giovane avrebbe tentato di ottenere da un suo connazionale una somma di denaro maggiore rispetto quella già pagata per la droga, utilizzando come scusa un pretesto sempre collegato al mondo degli stupefacenti. 

Dopo la condanna, la Polizia di Stato si è subito attivata per l’emissione della misura di prevenzione del Questore. Nei confronti del ventiseienne è così scattata la misura del Daspo, che gli impedirà di accedere per i prossimi tre anni agli impianti sportivi dove si svolgono incontri di calcio e basket, compresi quelli dilettantistici ed amichevoli, oltre che di stazionare nell’arco dei 200 metri da stadi e palazzetti in cui si svolgono le manifestazioni calcistiche e cestistiche delle squadre trevigiane.

La misura del “Daspo fuori contesto” è uno strumento messo a disposizione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza per evitare che i responsabili di gravi reati possano rendersi responsabili di condotte analoghe anche nel delicato contesto delle manifestazioni sportive.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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