Con il pudding del Giubileo termina “Il Giro del mondo in 80 grammi”, ma al Bloom si pensa già al prossimo viaggio 

Il pudding del Giubileo

Giovedì scorso al Bloom di Treviso è andato in scena l’ultimo capitolo del viaggio culinario pensato da Davide Fabris e da chef Matteo Bianchin ispirandosi al romanzo più celebre di Jules Verne. Phileas Fogg ha vinto la scommessa ed è tornato trionfante a Londra dopo il suo giro del mondo compiuto in compagnia del fido Passepartout.

L’interno del locale

Il ciclo di cene tematiche ribattezzato “Il Giro del mondo in 80 grammi” da settembre scorso ha condotto i commensali alla scoperta delle cucine tradizionali di 30 paesi diversi rappresentati da altrettanti piatti realizzati nel rispetto della ricetta originale senza rinunciare al guizzo creativo dello chef. Dopo nove tappe ricche di ingredienti e sapori che in molti  hanno assaggiato al Bloom per la prima volta, la decima cena non è stata meno sorprendente. 

Il Tom Collins

L’avventuroso viaggio di rientro di Fogg e Passepartuot è partito da New York, città che ha ispirato chef Bianchin nella preparazione di un gustosissimo mini hambugher, nome che deriva dalla città di Hamburg (Amburgo) da cui gli emigrati tedeschi negli Stati Uniti importarono il classico disco di carne macinata e pressata poi divenuto emblema del fast food. Per accompagnare l’antipasto il barman Matteo Marton ha optato per un Tom Collins, cocktail dall’origine incerta (il nome deriva da un personaggio immaginario popolare a New York) e simile al Gin Fizz. 

Credendo di aver perso la scommessa – Phileas Fogg non aveva tenuto conto del fuso orario – l’ultima tappa del viaggio ha incluso una deviazione in Irlanda. Dopo una settimana di navigazione a bordo di un aliscafo l’eroe del romanzo giunge a Dublino, patria della Guinnes.

La Guinnes pie

La beef and Guinnes pie, una torta a base di manzo marinato nella famigerata stout è stata la portata principale della cena di giovedì scorso. La pie farcita di carne tenerissima cotta per sei ore, è stata servita con una crema di Gorgonzola: una piccola ma azzeccata deviazione dalla ricetta originale come servita nei pub irlandesi. 

Dopo 10 tappe e trenta paesi la degna conclusione del giro del mondo è stata affidata al sontuoso dessert al bicchiere realizzato per il giubileo della Regina Elisabetta II che nel 2022 ha festeggiato il suo 70° anno di regno. Oltre 5000 le ricette arrivate a Buckingham Palace e passate in rassegna una ad una per selezionare la più raffinata. La scelta è ricaduta su quella messa a punto da una casalinga particolarmente estrosa che chef Bianchin ha riproposto fedelmente come ultimo atto della cena. Il Pudding del Giubileo è una complessa stratificazione di pasta di biscotto, lemon curd, gelatina agli agrumi, crema, panna, amaretti (amatissimi dalla Regina), coulis di mandarino e cioccolato bianco agli agrumi. Con questa regale esplosione di dolcezza è calato il sipario su “Il Giro del mondo in 80 grammi”. 

Il pudding del Giubileo

“Ci tenevo a ringraziare tutti i nostri ospiti che ci hanno seguito in questa bella avventura durata ben sei mesi e che ha ripercorso tutto il giro di Phileas Fogg. Speriamo che vi sia piaciuto e che vi abbia solleticato la curiosità soprattutto verso le cucine di Paesi esotici come l’Africa e l’India.

La squadra del Bloom

Da Aprile vi attendiamo per una nuova avventura che ci porterà a ripercorrere tutta la nostra amata Italia – conclude il titolare del Bloom Davide Fabris annunciando  “Il Giro d’Italia del Gusto” un viaggio alla scoperta della cucina regionale italiana in sei tappe in programma ogni primo e terzo giovedì del mese a partire dal prossimo 4 aprile. 

(Fonte foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati