Celebrato in cattedrale il funerale del vescovo Gardin. Il messaggio del Papa

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“Oggi, raggiunta l’ultima vetta, quella più alta, fra Gianfranco Agostino può contemplare Colui che è autore di ogni bellezza e di ogni dono perfetto, l’Altissimo Onnipotente Buon Signore”.

Il funerale del vescovo emerito di Treviso Gianfranco Agostino Gardin si è concluso con le parole del ministro generale dell’Ordine dei Francescani conventuali, fra Carlos Trovarelli, che ha voluto donare a tutti la bella immagine di mons. Gardin, appassionato di montagna, che ha raggiunto la vetta più alta.

Presiedute dal patriarca di Venezia e presidente della Conferenza episcopale triveneta, mons. Francesco Moraglia, le esequie hanno raccolto in cattedrale questa mattina molte persone, solo pochi mesi dopo il funerale di un altro vescovo emerito, mons. Paolo Magnani. Sedici i vescovi concelebranti, 150 circa i sacerdoti, molti anche i religiosi francescani. Assieme a mons. Moraglia e al vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, c’erano mons. Pierantonio Pavanello, vescovo di Adria-Rovigo, mons. Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre, mons. Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia, mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone, mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova, mons. Lauro Tisi, vescovo di Trento, mons. Giuliano Brugnotto, vescovo di Vicenza, mons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo emerito di Udine, mons. Adriano Tessarollo, vescovo emerito di Chioggia, mons. Beniamino Pizziol, vescovo emerito di Vicenza, mons. Marco Tasca, frate minore conventuale, arcivescovo di Genova; mons. Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza-Bobbio; mons. Luciano Bergamin, vescovo emerito di Nova Iguaçu (Brasile). Tra i concelebranti principali anche fra Carlos Trovarelli, ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali; fra Antonio Ramina, rettore della Basilica del Santo, Padova; fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di Assisi; mons. Armando Zorzin, vicario generale della Diocesi di Gorizia; don Matteo Andretto e don Paolo Dotto, già segretari di mons. Gardin.

“Gesù ci dice che egli ci prepara un posto nella casa del Padre, per essere anche noi dove è Lui. Io mi sento sempre più interessato a questo tema e si fa sempre più viva per me la preoccupazione di non perdere quel posto”: sono parole del vescovo Gianfranco Agostino Gardin, citate dal patriarca Moraglia nell’omelia. Parole che il vescovo aveva pronunciato nel suo commiato dalla Chiesa di Treviso, il 20 settembre 2019, commentando il brano del Vangelo di Giovanni (14, 1-6) letto anche stamattina, durante il rito funebre.

All’inizio della celebrazione il vescovo di Treviso, Michele Tomasi, ha ricordato che “padre Agostino ci manca e ci mancherà, ma il Signore, il Dio della vita che lo accoglie nella gioia, saprà asciugare ogni lacrima e consolare ogni pianto”. Il vescovo ha salutato tutti i presenti, a cominciare dai concelebranti, e poi le autorità civili e militari e i famigliari del vescovo Gardin.

Hanno partecipato alle esequie il prefetto di Treviso Angelo Sidoti, il presidente del Consiglio comunale di Treviso Antonio Dotto, in rappresentanza del Sindaco, numerosi Sindaci dei comuni della Diocesi e i loro rappresentanti, il Presidente della provincia di Treviso Stefano Marcon, l’assessore regionale Federico Caner, numerose autorità civili e militari, il questore Manuela De Bernardin Stadoan.

Il vescovo ha voluto ringraziare quanti hanno fatto giungere un messaggio di cordoglio e di ricordo, tra i quali il card. Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il segretario generale mons. Giuseppe Baturi, il card. Silvano Maria Tomasi, e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

Con commozione e gratitudine il Vescovo ha letto la lettera che il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di sua Santità, ha inviato a nome di papa Francesco: “Appresa la notizia della scomparsa di monsignor Gianfranco Agostino Gardin, arcivescovo-vescovo emerito di Treviso, il Santo Padre partecipa spiritualmente al lutto che colpisce codesta comunita’ diocesana, come pure l’ordine dei Frati Minori conventuali, di cui fu apprezato ministro generale. Papa Francesco, nel ricordare il solerte e fecondo servizio alla Chiesa e alla Santa Sede del compianto presule, che nel corso della sua vita è stato pastore sollecito e premuroso sull’esempio del poverello di Assisi, facendosi prossimo ai fratelli con umiltà e perfetta letizia, implora dal Signore per lui il premio eterno promesso ai fedeli servitori del Vangelo, e di cuore imparte la benedizione apostolica estendendola a quanti si uniranno alla preghiera di suffragio”.

Il patriarca ha ricordato alcuni passi del testamento spirituale del vescovo Gianfranco Agostino, dove leggiamo anche queste parole: “Affido l’ora della mia morte a Maria, la cui assistenza ho invocato nelle molte migliaia di Ave Maria che ho recitato…. Attendo con desiderio profondo di incontrare il Signore, mèta di ogni mia ricerca e di ogni mio cammino”. Così si affidava alla Misericordia di Dio attraverso l’intercessione materna di Maria, madre di Gesù. Quell’affidamento che il vescovo Tomasi ha ricordato anche giovedì sera, durante la preghiera del rosario, in cattedrale. A conclusione dell’anno pastorale 2009-10, dedicato a Maria, in una veglia di preghiera diocesana a Pentecoste il vescovo Gianfranco Agostino espresse un solenne atto di affidamento alla Vergine dell’intera Chiesa diocesana.

Dopo il rito funebre, la sepoltura nella cripta della cattedrale, dove riposano gli altri vescovi di Treviso defunti.

(Foto: Foto Film – Diocesi di Treviso)
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