Caffè a 2 euro: giustificato o inopportuno? L’opinione degli esercenti

Il caffè in centro a Treviso potrebbe arrivare a costare 2 euro? Un prezzo così “alto” potrebbe essere giustificato dall’aumento del costo delle materie prime a causa delle note vicende internazionali?

Lo abbiamo chiesto ad alcuni titolari di bar e locali del centro storico del capoluogo della Marca Trevigiana, invaso pacificamente in questi giorni dai turisti, dai concorrenti e dai giudici della Tiramisù World Cup.

Negli ultimi fine settimana non sono mancati gli eventi in città, ma per alcuni esercenti non è facile andare avanti facendo affari soprattutto il sabato e la domenica.

“Nei prossimi mesi il caffè potrebbe arrivare a costare di più – commenta Luana dell’Antico Caffè di Piazza Pola a Treviso -, perché dobbiamo tenere conto degli aumenti dell’energia elettrica, del carburante e delle materie prime in generale. Non credo però che, da qui al prossimo anno, un caffè possa arrivare a costare 2 euro perché sarebbe inopportuno”.

“Da noi – conclude -, attualmente, costa 1,30 euro al banco come, più o meno, è nella media degli altri locali della città. Vediamo poi in futuro come si svilupperà la cosa. Lo stipendio medio dei trevigiani è ancora lontano da quello di città come Milano o di grandi città straniere dove il costo del caffè è più alto. Stiamo implementando il bacino d’utenza del turismo, che sta portando grandi benefici alla città. Peccato che i turisti arrivino soprattutto nel fine settimana”.

Nella vicina caffetteria “La Torre“, invece, la discussione si è spostata sulla qualità della materia prima.

“Se la materia prima è di qualità – commentano dalla caffetteria di via Paris Bordone – il costo del caffè è destinato inevitabilmente ad aumentare anche se questo potrebbe non essere accettato da una parte della clientela”.

“Aumentare ancora il costo del caffè – replica una cliente – sarebbe un’ulteriore mazzata per tante persone. Una tazzina di caffè resta uno dei pochi ‘piaceri della vita‘ che ci è rimasto. Se ci togliete anche questo, facendolo diventare inaccessibile per alcune categorie di lavoratori, cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro?”.

(Autore: Andrea Berton)
(Foto e video: Andrea Berton)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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