“Bellezza, disciplina e libertà”: oggi il mondo celebra la Danza

Ornela Gjuzja con un’allieva e collaboratrice

Ogni 29 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Danza, istituita dall’International Dance Council dell’UNESCO nel 1982.

Questa data venne scelta per celebrare quest’arte che da secoli completa le vite di popoli, valorizzare l’ingegno e l’espressività creativa e onorare questo linguaggio universale capace di attraversare tutte le frontiere.

In tutto il mondo sono numerosissime le scuole che portano avanti l’insegnamento di questa disciplina artistica: tra le più “giovani” c’è il Centro Arte Treviso, fondato e diretto dal 2019, appena fuori dalle mura del capoluogo della Marca, da Ornela Gjuzja, professoressa di danza e laureanda magistrale in Storia delle Arti.

L’obiettivo – spiega la stessa Gjuzja – è creare un centro di eccellenza, dove la formazione tecnica di altissimo livello si possa intrecciare con una profonda attenzione alla crescita personale di ogni allievo e in cui ognuno possa trovare il suo spazio per crescere con serietà, ma anche con gioia e rispetto profondo per ciò che è.

Aggiungendo poi, a nome di tutto il corpo docenti della scuola: “Crediamo che la danza sia un’arte e un linguaggio universale, e per questo vogliamo costantemente unire la professionalità dei nostri docenti a una cura sincera per l’individuo, valorizzando il talento, la sensibilità e l’espressività di ciascuno, per formare non solo danzatori preparati ma persone consapevoli e appassionate”.

Perché la danza è così speciale? L’insegnante trevigiana risponde così: “La danza è un’arte che coinvolge tutto: il corpo, la mente e il cuore. È speciale proprio perché è un linguaggio universale che permette di comunicare senza parole, di trasformare le emozioni in movimento. Per questo, scegliere la danza significa scegliere un cammino di bellezza, disciplina e libertà, un percorso che arricchisce non solo il fisico ma anche l’anima”.

Inoltre, a rendere unica la danza è anche il fatto che sia una disciplina “sempre moderna”, in continuo cambiamento, tutta da scoprire, e questo perché essa “nasce dal corpo e dalle emozioni, che sono in continua trasformazione. Ogni generazione porta nuove sensibilità, nuovi temi, nuove urgenze espressive. La danza evolve con noi, racconta il nostro tempo senza bisogno di parole”.

In questa scuola trevigiana la missione portata avanti con costanza poi non è solo alimentare la passione dei già danzatori, ma anche quella di far appassionare i novellini, e ciò però è possibile “perché in primis la passione viene vissuta autenticamente dagli insegnamenti. Credo che l’amore per la danza arrivi agli allievi attraverso l’esempio: se chi insegna si emoziona ancora, se mette entusiasmo, cura e rispetto in ogni lezione, allora anche gli studenti percepiscono che la danza è qualcosa che può appartenere anche a loro”.

E così, evidenziando che la danza oltre a essere arte, movimento ed espressione è anche ascolto, Gjuzja conclude dicendoci che “il mio lavoro, come quello di ogni insegnante di danza, si basa su un profondo ascolto dei bisogni, formando ogni individuo rispettandolo, riconoscendo e valorizzando la sua unicità. Accompagnare i giovani, anche nei momenti delicati come i provini o i concorsi, significa offrire loro strumenti, supporto emotivo e fiducia, senza mai forzarli o tradire la loro autenticità”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: per concessione di Centro Arte Danza Treviso)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Related Posts