Azienda agricola restituisce 120mila euro di crediti d’imposta non spettanti

Azienda agricola restituisce 120mila euro di crediti d’imposta non spettanti

Le Fiamme Gialle del Comando provinciale di Treviso, nell’àmbito dell’azione di prevenzione e contrasto alle condotte illecite che possono pregiudicare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, hanno ottenuto, da parte di un’azienda agricola trevigiana, la restituzione di 120 mila euro di crediti d’imposta, conseguiti per l’acquisto di beni finanziati con fondi PNRR, indebitamente compensati con altri debiti che l’impresa aveva nei confronti dello Stato.

Il rimborso è avvenuto al termine di un controllo, avviato dai finanzieri del Gruppo di Treviso sulla base di alcuni specifici indicatori di rischio, volto a verificare il rispetto dei requisiti per ottenere e utilizzare i crediti d’imposta, tra cui il corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Nel corso dell’attività ispettiva, infatti, era emerso che la società, pur non essendo in regola con il versamento degli oneri contributivi, ha comunque utilizzato, per il pagamento di debiti tributari e previdenziali, i crediti d’imposta maturati per l’acquisto di alcune nuove attrezzature per la gestione dei terreni di proprietà e la trasformazione dei prodotti agricoli, tra cui un generatore, un carrello, tre trattori di ultima generazione e altri strumenti.

I tre amministratori dell’azienda agricola, con un fatturato annuo di circa 4 milioni di euro e 25 dipendenti, sono stati, pertanto, denunciati alla locale Autorità giudiziaria per il reato di indebita compensazione, che prevede fino a due anni di reclusione.

Gli indagati, sul piano penale, anche se la restituzione dei crediti d’imposta non spettanti non estingue il reato, potranno ora far valere dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari la definizione del procedimento amministrativo.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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