La donazione oltre i confini. Testimonianze dirette per capire come la donazione di sangue e l’etica del dono vengono considerate nei paesi esteri. I giovani dell’Avis chiamano a confronto i giovani della Marca Trevigiana e dell’Europa.
“Donazione oltre i confini” è il titolo del 5° Forum Giovani dell’Avis Provinciale di Treviso. L’appuntamento di domani, sabato 17 novembre 2018 alle 14.30, nelle sale della biblioteca comunale di Codognè.
Una sessione di lavoro sino a sera che vedrà protagonisti oltre cento giovani donatori di sangue della Marca Trevigiana in video-conferenza con il Libano, Spagna e altri Paesi dell’Europa. Si parlerà in multilingue: italiano, inglese e spagnolo.
A fare gli onori di casa Vanda Pradal, presidente provinciale dell’Avis di Treviso: “Un evento eccezionale, sono grata ai componenti del gruppo giovani di Avis provinciale per l’organizzazione di questo evento pensato “dai giovani per i giovani” della Marca e non solo. Testimonianze fuori dall’Italia per misurare il volontariato sensibile, perché noi – sottolinea – sosteniamo con forza la gratuità della donazione del sangue e la sensibilità rivolta al malato e al più debole”.
Tra gli ospiti a Codognè un rappresentante iberico che porterà la sua esperienza oltre i nostri confini. Attesa Alice Simonetti, avvocato fiorentina, coordinatrice della commissione giovani Fiados (Federazione internazionale delle organizzazioni donatori di sangue). Componente dell’esecutivo giovani Avis nazionale, Simonetti si occupa della formazione dei giovani volontari d’Italia organizzando forum di approfondimento dalla comunicazione associativa alla politica sanitaria (plasmaderivati e buon uso del sangue).
Il Forum Giovani dell’Avis gode del patrocinio del Comune di Codognè. Ci si confronterà su un piano internazionale e la sfida sarà quella di individuare nuove risorse e appeal per avvicinare i giovani alla donazione del sangue. I lavori saranno anche focalizzati sull’importanza dell’accrescimento personale e sulle opportunità di una esperienza di volontariato offerte all’interno dell’Avis.
“Tra gli scopi principali della nostra associazione c’è soprattutto quello di promuovere la donazione di sangue e degli emocomponenti. L’evento è aperto a tutti e non solo a chi dona il sangue. Il gruppo giovani rappresenta per tanti nostri coetanei il primo passo verso la strada della donazione di sangue – spiegano Alessio e Daniele, giovani avisini trevigiani.
La centralità delle nuove generazioni e lo sviluppo della personalità, i valori irrinunciabili dell’umanità come libertà e pace sono princìpi fondamentali non solo per i giovani. Il Forum si propone di promuovere idee, proposte, suggerimenti oltre a essere preziosa occasione di scambio internazionale sulle attività di promozione alla donazione del sangue.
“Un buon donatore è una persona cha ha fatto un percorso per arrivare alla sua scelta di umanità. Per questo siamo attenti al mondo giovanile, cercando non solo di essere presenti alle loro manifestazioni – spiega Vanda Pradal, presidente dell’Avis provinciale di Treviso -. Cerchiamo di motivarli, di responsabilizzarli dando a loro ruoli all’interno dei vari consigli direttivi. I ragazzi devono comprendere che la donazione è un atto di grande valore civile e morale”.
Sono tanti i ragazzi poco interessati alla donazione di sangue, lo dimostrano i numeri non incoraggianti. “Donare il sangue fin da giovani è un buon modo per rendersi parte attiva della comunità, per rendersi adulti. Donare il sangue è un atto di maturità, di grande sensibilità e altruismo, di civiltà. I giovani – conclude la presidente Pradal – possono fare tanto. C’è bisogno di nuovi donatori, per garantire il ricambio generazionale e l’autosufficienza del sangue”.
(Fonte e foto: Avis Treviso).
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