E’ stato identificato dai Carabinieri della Stazione di Treviso il presunto autore dell’aggressione avvenuta nella mattinata di ieri, domenica, in via Sant’Antonino, ai danni di un uomo di 86 anni.
Si tratta di un quindicenne residente a Treviso, studente e incensurato, che questa mattina, lunedì, ha contattato il numero di emergenza 112, riferendo di essere lui il minore ricercato per il ferimento dell’anziano. Il giovane, accompagnato nella sede dell’Arma di via Cornarotta e assistito dalla madre, ha fornito la propria versione dei fatti, ammettendo di aver colpito l’uomo con un piccolo coltello, al culmine di un alterco nato per futili motivi (un presunto rimprovero ricevuto perché stava fumando). Lo stesso avrebbe poi riferito di essersi disfatto dell’arma subito dopo l’accaduto.
Al termine degli accertamenti, il ragazzo è stato affidato alla madre, in attesa delle determinazioni della Procura per i Minorenni, prontamente informata dai militari.
Secondo la versione che aveva fornito ieri la moglie dell’86enne, che aveva dato l’allarme attorno alle 11, l’uomo stava passeggiando come di consueto quando aveva incrociato un ragazzo in bicicletta, che procedeva nella direzione opposta.
Durante il passaggio, il giovane gli avrebbe urlato qualcosa e, subito dopo, l’anziano avrebbe avvertito una pacca sulla spalla. Rientrato a casa, in via Sant’Antonino, è stata la moglie ad accorgersi della presenza di sangue sulla spalla del marito e a richiedere l’intervento dei soccorsi per una ferita giudicata poi di media gravità dai sanitari.
L’86enne, tuttavia, aveva poi riferito di non aver avuto diverbi o contatti particolari con il ragazzo, né era stato in grado di fornire una descrizione dettagliata: da qui il “giallo” su cosa fosse realmente accaduto. Un mistero che ora sembra avere finalmente una soluzione.
Proprio questa mattina, lunedì, il sindaco di Treviso, Mario Conte, dopo aver espresso la sua solidarietà all’anziano ferito, aveva invitato l’autore del gesto a farsi avanti. Cosa che, proprio in queste ore, è effettivamente avvenuta.
“C’è una persona che sta male e quindi la vicinanza è totale – le parole del primo cittadino -. Mi ero sentito nelle scorse ore con i militari dell’Arma e sapevo che stavano lavorando, come sempre con grande professionalità, per ricostruire la vicenda”.
Da qui la solidarietà all’anziano e l’appello lanciato al presunto autore del gesto: “Faccio un richiamo anche perché, se ha commesso qualcosa, forse è meglio che in queste fasi collabori affinché la vicenda possa chiudersi in modo decisamente diverso – ha proseguito Conte -. Considerando anche l’età del presunto autore, è comunque un episodio allarmante. Che si faccia avanti da solo e chiarisca, conviene anche a lui”. Detto, fatto.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Carabinieri di Treviso)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata