Agita una pistola in videochiamata per minacciare una trentenne: tre anni di carcere per maltrattamenti

Agita una pistola in videochiamata per minacciare una trentenne

Avevano trascorso tre mesi assieme, convivendo non senza episodi di insulti e prevaricazione da parte di lui, trevigiano, verso di lei, trentenne residente nel Veneziano. Dopo la chiusura del rapporto, lui avrebbe mostrato durante una videochiamata quella che pareva essere un’arma da fuoco (in realtà una replica di pistola priva di tappo rosso).

Ieri, mercoledì 22 novembre, il protagonista di questo episodio – terribilmente attuale – è stato arrestato e portato nella Casa Circondariale di Santa Bona, dove sconterà tre anni di pena.

L’ordine di cattura è arrivato dalla Questura di Venezia ed è stato eseguito dalla Polizia di Treviso. Lo stesso individuo era stato fermato da una volante della Questura trevigiana dopo uno scippo ai danni di una signora avvenuto nel centro del capoluogo della Marca la scorsa estate.

In provincia di Treviso, stando ai dati forniti dalla Questura in occasione degli eventi del 25 novembre, gli ammonimenti del Questore su violenze domestiche o di genere sono raddoppiati rispetto allo scorso anno, mentre il tasso di recidività è minore.

Oltre al ruolo di controllo e repressione, la Questura di Treviso ha organizzato in piazza dei Signori, dalle 9.30 di dopodomani sabato 25 novembre, l’evento “Questo non è amore”, per sensibilizzare i cittadini a chiedere aiuto o a segnalare eventuali abusi domestici.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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