Dal suo “osservatorio privilegiato” ha potuto vedere cambiamenti sociali e, di conseguenza, familiari, restando però sempre vicina ai suoi piccoli e ai loro genitori.
Per quasi 40 anni, infatti, la dottoressa Miriana Callegari, è stata la pediatra di famiglia di fiducia a Trevignano, dove lei stessa ha sempre vissuto e lavorato. Ora, dallo scorso 31 gennaio, ha dovuto lasciare l’incarico per raggiunti limiti d’età (ha 68 anni) e per godersi finalmente pensione e famiglia (la sua per una volta…).
Un’attività iniziata in paese nel lontano 1986, prima nell’ambulatorio in via Roma e poi in quello di via Colombere, dove dal 1° marzo verrà sostituita dalla dottoressa Silvia Bolzonella. Che erediterà anche i suoi pazienti, nel tempo arrivati sino alle mille unità (ma negli ultimi anni attestatisi attorno agli 850/900).
“Ho cercato di fare sempre il meglio per loro e per la mia professione, amando molto il mio lavoro e la sua varietà – ha spiegato la dottoressa Callegari – Ora il mio ‘mantra’ sarà rallentare, ma continuerò a studiare e a fare volontariato godendomi però di più famiglia e pensione”.
In quasi 40 anni da pediatra a “chilometro zero” ne ha viste davvero di tutti i colori, dovendosi adattare ai cambiamento della società e delle famiglie. “Da un punto di vista strettamente burocratico, diciamo così, prima fare questo lavoro era più semplice – sottolinea la neo pensionata – Con l’arrivo dei computer e dell’online si perde molto tempo, spesso a scapito dei pazienti, per attività di archiviazione delle varie pratiche”.
Ma i mutamenti non si sono certo fermati all’aspetto tecnologico. “Oggi le famiglie, in particolare le mamme, sono un po’ più insicure di prima – ha evidenziato la dottoressa – Quando le famiglie erano più numerose e si facevano più figli, infatti, c’era l’esperienza a supportarle. Se una cosa aveva funzionato con gli altri bimbi, lo avrebbe fatto anche con l’ultimo arrivato…”.
Oggi, invece, la richiesta di conferme è continua, anche perché il “bombardamento” di informazioni, complici appunto internet e social, è massiccio e, spesso, rischia di confondere le idee.
“Proprio così, anche se devo dire che negli ultimi anni, dopo una fase di smarrimento (ad esempio sulle vaccinazioni), si è tornati a fidarsi di più della nostra figura professionale – conferma Callegari – Personalmente ho dovuto impiegare molto tempo ed energie su questo fronte, per dare alle famiglie confuse e scettiche le corrette informazioni scientifiche”.
Un altro cambiamento, questo sicuramente in positivo, riguarda i “frequentatori” degli ambulatori pediatrici: “Quando ho iniziato io venivano solo donne, perché questa parte di cura del bambino era affidata solo alla componente femminile della famiglia – chiarisce la 68enne – Oggi invece c’è una presenza più significativa dei papà“.
Piccoli paziento che, saputo dal suo imminente pensionamento, durante le ultime visite, hanno portato alla dottoressa disegni, ritratti e giochi. Il loro modo di salutarla e ringraziarla. “Alcuni di loro, che visitato da bambini, ora hanno più di 30 anni – conclude la dottoressa Callegari – Porterò sempre nel cuore le relazioni instaurate con le famiglie, specialmente di quelle con bimbi un po’ più problematici. Io le ho aiutate, certo, ma loro, umanamente, hanno insegnato tanto anche a me”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Miriana Callegari)
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