“Giubileo e Giubilei” tra sacro e profano: ai “Martedì in Villa” presentato il libro di Olivetto

Dagli aspetti più sacri e spirituali, a quelli maggiormente profani e prosaici (leggasi commerciali), in una tensione che, come possono fare solo i grandi eventi collettivi, interroga costantemente credenti e non.

Come nasce il Giubileo, qual è il significato della Porta Santa e cos’è l’indulgenza? A queste e tante altre domande risponde il lavoro di Gianpietro Olivetto, giornalista professionista, già caporedattore Rai, inviato, caposervizio e vaticanista a Il Mattino di Napoli e a L’Informazione, ospite ieri sera con il suo “Giubileo e Giubilei, luoghi itinerari simboli e memorie dell’Anno Santo cristiano” della rassegna “I Martedì in Villa” a Trevignano, nella suggestiva location di Villa Onigo.

Un volume di strettissima attualità, il suo, che, proprio in coincidenza con il Giubileo della Speranza proclamato da Papa Francesco (e iniziato ufficialmente il 24 dicembre scorso), ripercorre la storia degli Anni Santi e la storia dell’Italia e dell’Europa dal 1300, data del primo Anno giubilare bandito dal pontefice Bonifacio VIII, ad oggi. Il testo è un viaggio nella storia, ma anche tra memorie, simboli e curiosità. Descrive con dovizia di particolare e aneddoti il pellegrinaggio nel Cristianesimo e nelle principali religioni, le vie di fede e le guide dei “romei” (così in età medievale si chiamavano anche i fedeli che si mettevano in viaggio per Roma), le basiliche maggiori e il “giro delle sette chiese”.

“Ci sono stati nella storia della Chiesa 27 giubilei ordinari, in 96 giubilei straordinari e poi ci sono dei giubilei locali che ancora si tengono – ha spiegato l’autore al numeroso pubblico presente – Ecco, attraverso la storia degli anni santi della Chiesa si può ripercorrere non solo la storia della Chiesa, ma la storia di Roma, dell’Italia, dell’Europa, perché i giubilei dal 1300 ad oggi sono state segnate da contrasti tra papato, re e imperatori, tra guerre, pestilenze. Abbiamo percorso vari periodi tra cui, raccontando appunto la storia di giubilei, si passa dal basso medioevo all’avvio dell’epoca moderna, l’umanesimo e rinascimento, la riforma, la controriforma, l’illuminismo, la restaurazione dopo le rivoluzioni, la fine del potere temporale della Chiesa. Per cui, diciamo, raccontando la storia di giubilei si può ripercorrere anche la storia del nostro Paese e dell’Europa”.

Nel volume, poi, tantissime curiosità: la storia della Sindone, la storia della Veronica, il Velo di Lino con il quale una donna avrebbe deterso il volto di Gesù lungo la Via Dolorosa, la storia della Tomba di Pietro, che si trova esattamente sotto l’altare della Confessione nella Basilica Vaticana, sette metri sotto l’altare della Confessione in corrispondenza della cupola Michelangelesca, la storia del personaggio chiave del giubileo che è Gesù.

“La Terra Santa sarebbe meta del pellegrinaggio di quest’anno santo, di quest’anno giubilare, ovviamente per la guerra in atto non sarà possibile arrivare in quei luoghi, però sarà possibile ottenere l’indulgenza anche visitando appunto i luoghi indicati, i santuari dalle rispettive diocesi in tutto il mondo – ha sottolineato Olivetto – Il Giubileo è un evento globale, interessa un miliardo e quattrocento milioni di cattolici. La parola ‘giubileo’ deriva dall’ebraico Jobel che vuol dire corno d’ariete, vale a dire la rudimentale tromba fatta con il corno ritorto del montone che gli antichi israeliti suonavano nell’annunciare l’anno giubilare e l’anno sabbatico. Quest’ultimo cadeva ogni sette anni e ogni sette anni sabbatici, cioè sostanzialmente ogni 50 anni arrivava l’anno giubilare israelitico, dal quale appunto ha ripreso la tradizione cristiano cattolica”.

Dopo la lettura di alcuni passaggi del libro, a cura della vicesindaca Maria Giovanna Favero, spazio ad alcune domande dal pubblico. E, alla fine, la chiosa del sindaco, Franco Bonesso, anche lui presente alla serata: “Non demonizzerei troppo l’aspetto economico del Giubileo, questi eventi, veri e proprio momenti di unità, svolgono sempre un’importante funzione aggregativa: quella di mettere assieme le persone attorno a un’idea”. In questo caso a un credo, nella speranza, ribadita anche dall’autore del volume, che “siano davvero 12 mesi di riconciliazione e perdono“.

Quello di ieri sera è stato solo il primo dei quattro appuntamenti di gennaio dei “Martedì in Villa”, rassegna organizzata dal Comune con il Patrocinio di Rotary International distretto 2060, Sindacato Giornalisti del Veneto e Associazione trevigiana della stampa, in collaborazione con la Pro Loco Trevignano e la Trattoria Enoteca Schiavon. Martedì prossimo, 14 gennaio, ci sarà infatti l’incontro con lo scrittore Paolo Malaguti, mentre martedì 21 sarà la volta del giornalista e scrittore Maurizio Dianese, che parlerà di “Felice Maniero e di tutti i segreti del boss”. Infine, il 28, appuntamento con Mario Consani per l’incontro “Eleonora Duse. L’ultimo rifugio: Asolo e la Divina del teatro”.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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