Strage di pesci ed acqua torbida nel Cervano a Corbanese. Del fatto, venerdì scorso, è stata messa al corrente anche la Polizia locale, i Carabinieri e l’amministrazione comunale, che ha subito allertato il personale dell’Arpav per un sopralluogo.
La situazione agli occhi dei residenti sa di déjà-vu, soprattuto a ridosso delle vendemmie. Episodi analoghi, nelle scorse settimane, si sono registrati anche a Vidor, Farra di Soligo e Valdobbiadene, lungo il torrente Teva.
“Non è la prima volta che si segnalano sversamenti nel Cervano – testimonia il sindaco Vincenzo Sacchet – , ma non lo avevo mai visto così prima d’ora. Continueremo a monitorare la situazione”.
Situazione che è precipitata ieri pomeriggio, quando l’acqua del Cervano, tra Casotto ed il ponte di Maset, si è colorata del colore del cemento, causando la morte di centinaia di pesci (nella foto), affiorati a galla tra lo sgomento dei passanti.
Come sempre, a causa delle fitta rete di canali che confluiscono nel torrente, non sarà semplice arrivare ai responsabili, ma a differenza degli anni passati, sempre nello stesso periodo, questa volta filtra ottimimo: “Siamo in attesa degli esiti delle analisi, ma siamo fiduciosi: l’Arpav avrebbe trovato la fonte dell’inquinamento, restringendo la cerchia”.
La sensazione è che possa trattarsi, ancora una volta, dello scarico prodotto da qualche cantina della zona e quindi di qualche lavorazione della vendemmia.”E’ possibile, potrebbe trattarsi di prodotto utilizzato nel lavaggio delle botti”, ipotizza il primo cittadino.
In breve tempo le segnalazioni hanno fatto il giro del web, arrivando anche al vice sindaco Gianangelo Bof, che in simili occasioni invita la cittadinanza a contattare immediatamente le forze dell’ordine. “Aiutateci: quando vedete cose di questo tipo chiamate immediatamente – ha scritto Bof su Facebook, commentando uno dei post – Poi se volete mettere il video su internet va bene, ma avvisate chi di dovere”.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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