Tarzo ha perso uno dei suoi cittadini più illustri: se n’è andato Armando Dal Col, guru del bonsai in Italia e all’estero, che fece della sua passione un tratto distintivo.
Originario di Longarone, nel 1963 si trasferì a Belluno, scampando alla tragedia del Vajont, ma vivendo il trauma della perdita: quel 9 ottobre, infatti, perse in un colpo solo i genitori, la sorella e un nipotino.
La passione per le piante probabilmente fu il motore che lo aiutò a uscire da questa tragedia: ogni anno, infatti, era solito venire a trovare durante le vacanze il nonno, residente a Tarzo.
E a proprio Tarzo si rese conto, solo ragazzino, della sua profonda passione per le piante e, in particolare, per il pesco fiorito.
A partire dal 1958 iniziò a portare avanti questa sua passione, ma fu nel 1963 che scoprì l’esistenza dei bonsai, leggendo un articolo in una rivista specializzata.
Negli anni, quindi, si interessò ai bonsai stessi, divenendo “uno dei pionieri del bonsaismo italiano”, dato che si impegnò nella diffusione della cultura dei bonsai, promuovendo anche l’arte giapponese del Suiseki (che consiste nel disporre pietre trovate in natura e dall’aspetto particolare, così da favorire la meditazione).
Divenne uno dei principali cultori italiani del bonsai, utilizzando specie autoctone della flora italiana ed europea, ma spaziando anche in altre di origine giapponese.
Nel 1975 organizzò la prima esposizione di bonsai a Belluno e fondò negli anni Ottanta il Bonsai Club Belluno, di cui fu il presidente fino al 1997.
Nel 1998 si trasferì da Belluno a Tarzo, terra del nonno e nuovo luogo di residenza, dove diede vita al “Giardino della serenità e del bonsai”, uno spazio quasi fuori dal tempo, dove l’arte del bonsai fa da padrona e da sempre è aperto al pubblico.
Sposato con Haina, conosciuta nelle Filippine, ha scritto diversi volumi specialistici dedicati alle tecniche del bonsai, vincendo premi e riconoscimenti nazionali e internazionali di settore, partecipando a diversi convegni e conferenze.
Nel 1982 gli venne dedicata una pagina sulla rivista ufficiale giapponese “Bonsai Shunju”, per la creazione del suo faggio “Patriarca”, pianta che gli valse poi il diploma di istruttore meritevole e che venne ritenuta uno dei più prestigiosi bonsai del mondo.
Fece del team Bonsai Italia e del corpo istruttori Ubi (Unione bonsaisti italiani), che nel 2003 gli consegnò la “Targa Oro Ubi”, per il contributo dato allo sviluppo del bonsai in Italia. Si classificò diverse volte tra i primi posti del “World Bonsai Contest”.
I messaggi di cordoglio
Sono numerosi i messaggi di cordoglio che in queste ore si leggono sui social, anche da parte di club specializzati situati in diverse parti d’Italia, per dire “addio” a un vero e proprio maestro del settore.
“Ci lascia un cittadino che ha portato a Tarzo la tradizione del bonsai – ha detto il sindaco Gianangelo Bof -. Il giardino Bonsai di Armando è diventato un luogo incantato visitato da molti a Tarzo. Portiamo il cordoglio alla famiglia e non finiremo mai di ringraziare Armando per la sua passione, che ha portato sul nostro territorio, facendone un punto di attrazione”.
Parole che testimoniano il contributo prezioso lasciato da Armando Dal Col.
“Arrivederci maestro Armando, con l’augurio che il tuo desiderio di reincarnarti si avveri, per poter ammirare lo sviluppo dei tuoi meravigliosi bonsai” hanno scritto. “L’associazione Bonsai e dintorni (situata a Bari, ndr) apprende della triste notizia della perdita del grande uomo e grande maestro Armando Dal Col – le parole diffuse -. Ci stringiamo noi tutti e porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, allargando le nostre più sentite condoglianze agli allievi che per molti anni sono stati al suo fianco. Ti saremo per sempre grati, per tutti i valori che ci hai tramandato. Grazie, fai buon viaggio”.
E ancora: “Un profondo pensiero al maestro Armando che è andato avanti. Grazie per avermi fatto entrare nel mondo bonsai in tutte le sue forme, botaniche, naturalistiche, meditative e umane. Che la terra ti sia lieve caro Armando”, è uno dei messaggi diffusi.
Non è mancato neppure un pensiero da parte dell’Unione bonsaisti italiani (Ubi): “Oggi è un giorno triste! Armando Dal Col ha lasciato questo mondo per andare a coltivare il Paradiso. Ubi-Unione Bonsaisti italiani, tutti uniti ti sono eternamente grati. Riposa in pace”, è stato scritto.
“È un giorno triste per tutto il mondo del bonsai – è il pensiero espresso dal Napoli Bonsai Club -. Grazie per quello che hai fatto per tutti noi maestro Armando. Che la tua passione e il tuo amore per la natura possa continuare a essere d’ispirazione alle nuove generazioni, così come lo è stato per noi”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: archivio Qdpnews.it)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata